«A 15 anni era già così: sintesi e visione del futuro Adesso l’allenatore è lei»
La Russa: ecco cosa le dobbiamo. E senza quote rosa
«Giorgia? La conosco da quando aveva 15 anni. Poi diventò segretario giovanile di An. Era già così. Una capacità di fare sintesi e di visione del futuro che mi sorprende. Lo ha dimostrato anche questa volta, contro tutti».
Ignazio La Russa, contro chi?
«Contro chi, me compreso, si lasciava tentare dal governo Lega-Cinque Stelle. Matteo Salvini venne con Giorgetti per convincerla a entrare. Ma alla fine, quasi sola, lei decise di no».
E ora avete sottratto voti alla Lega?
«An aveva il 15%, casomai li abbiamo ripresi. Noi siamo stati guardiani di frontiera. Sarebbero stati voti persi»
Si deve alla sua clausola anti-sbarramento del 3% il big bang di Fratelli d’Italia?
«Pensavamo non ci sarebbe servita. Io ebbi, parallelamente a Giorgia, l’idea del nuovo partito. Ritardai tre mesi per aspettare Maurizio Gasparri che poi non se la sentì. Il mio vero merito fu un altro». Cioè?
«Dirlo a Berlusconi. Lui resistette, ma accettò. Forse già pensava di rifare FI. Promise di non accogliere altri ali destre. Invece ci fu la Fiamma e ci fermammo all’1,96%».
Ma da lì l’ascesa. Si è commosso per la «svolta». Al governo non ci siete già stati?
«Eravamo a traino di Berlusconi. Ora la destra è il primo partito. Non è marginale. È una vittoria doppia perché a guidarlo è una donna. Che, come dice Giorgia, non è stata messa lì da un uomo».
Anomalo a destra?
«Abbiamo avuto segretario giovanile, apo del sindacato e direttrice de Il Secolo donne. Vuol dire che da noi se una donna è brava non ha bisogno di quote rosa».
Non le piace quella legge? «La cambierei. Ho già un’idea. Fissare una quota per l’accesso. Ma una volta che sei entrata te la vedi tu. Così si garantisce solo chi già c’è».
Berlusconi è stato ripreso a dire che sarà lui il regista del futuro governo. È così?
«Ci sono varie formule di gioco. L’allenatore è Giorgia. Deciderà lei la formazione».
Lei tornerà a fare il ministro della Difesa?
«Farò quello che serve al partito. Ma che mi piace».
Il Cremlino auspica «soluzioni creative». Su sanzioni e armi all’Ucraina ne avrete?
«La mia collocazione filoatlantica è nota da Wikileaks. Che il governo avrà una linea filoccidentale era già certo in campagna elettorale. Ora è certissimo».