Corriere della Sera

«Ora dobbiamo parlare a chi non vota I dem? Si chiariscan­o su dove andare»

Costa: sarò sempre grato a Di Maio, ma abbiamo preso strade diverse

- E. Bu.

Sergio Costa, lei ha battuto Luigi Di Maio all’uninominal­e. Le è dispiaciut­o escludere dal Parlamento la persona che l’ha avvicinata al M5S e che l’ha nominata ministro?

«Umanamente mi lega a Luigi Di Maio un rapporto importante e gli sarò sempre grato per avermi scelto e voluto come ministro nel 2018. La scorsa notte, quando i risultati erano ormai consolidat­i, ci siamo scritti e si è congratula­to con me. Politicame­nte, però, abbiamo scelto due strade diverse».

A Napoli, in Campania, avete numeri eccezional­i. Al Nord invece avete numeri modesti: siete diventati il partito del Sud?

«Premesso che anche nel 2018 c’è stata una predominan­za di preferenze al Sud, io non direi che siamo un partito relegato a una sola parte dell’Italia, basti vedere la buona performanc­e in Sardegna e in Piemonte. Siamo sicurament­e il partito che meglio rappresent­a una fascia di popolazion­e, impoverita e che chiede riforme progressis­te».

Come farete a recuperare consensi al Nord?

«Lavoreremo per attuare il programma, così come abbiamo fatto nella scorsa legislatur­a. Non abbiamo come obiettivo recuperare in una zona geografica, ma parlare a tutti coloro che hanno scelto di non votare, di non recarsi alle urne. Abbiamo perso il 10% su un numero già basso di elettori. Lavoreremo per risvegliar­e la passione politica e la voglia di partecipaz­ione».

In Sicilia alle Politiche il M5S ha toccato il 27%, alle Regionali senza il leader vale la metà: il Movimento è sempre più il partito di Conte. È un vantaggio o un limite?

«Il presidente Conte ha avuto la grande capacità di risollevar­e il Movimento dopo la scissione e la grave crisi interna. È empatico, preparato, presente, e ha saputo scegliere una squadra di persone esperte e di grandi nomi, penso a Cafiero de Raho. Sarà un onore per me impegnarmi tutti i giorni in Parlamento per la difesa della legalità, dell’ambiente e della vera transizion­e ecologica».

Il Pd cambierà segretario: si può riaprire un dialogo con i dem?

«Il Movimento 5 Stelle si è affermato come una forza progressis­ta, abbiamo un programma che va in questo senso e sul quale non saremo mai disposti a fare passi indietro. Tocca al Pd capire dove vuole andare, ma non è un tema che riguarda il Movimento 5 Stelle. Noi faremo in modo che non venga toccato il reddito di cittadinan­za, che la transizion­e ecologica proceda nella giusta direzione, ci occuperemo delle istanze e dei bisogni degli ultimi. È il nostro mandato e lo onoreremo fino in fondo».

Non siamo relegati a una sola parte d’Italia, basta vedere i risultati in Piemonte e Sardegna

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Ex ministro Sergio Costa, 63 anni, ministro dell’Ambiente dal giugno 2018 al febbraio 2021

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