Mennuni: bisogna sostenere le lavoratrici
Ha battuto a sorpresa Emma Bonino e Carlo Calenda nel collegio Lazio 2 per il Senato. Lavinia Mennuni, 46 anni, da 25 in politica, oggi consigliera comunale, è la rivelazione di Fratelli d’Italia nella Capitale con un 36,30% di consensi (rispetto al 33,21% della candidata di + Europa e del 14,o7% del leader di Azione).
«In molti incontri, a Testaccio, Garbatella, Magliana, ho sentito un’atmosfera nuova — rivela la neosenatrice — si avvicinavano anche molti ex elettori di centrosinistra, dicendo che ci avrebbero votato. In quel momento ho capito che quel sogno poteva realizzarsi. È una grande soddisfazione aver vinto in un collegio difficilissimo per il centrodestra la sfida con due leader come la Bonino e Calenda. Allo stesso tempo noi di Fratelli d’Italia, sentiamo questa grande responsabilità per la fiducia che ci è stata data in un momento tanto difficile per il Paese».
Per Mennuni «il tema della demografia è prioritario. È il primo punto del nostro programma — spiega — e io l’ho già portato avanti, come delegata alle Pari opportunità quando abbiamo governato nella città di Roma, con politiche di sostegno alla natalità. La donna con figli che lavora deve essere sostenuta dallo Stato, non deve sentirsi sola perché una nazione che non fa figli è destinata a impoverirsi, come sta avvenendo in Italia». Un’altra battaglia dell’esponente di FdI ruoterà intorno a più poteri per la capitale, invocati da tempo. «Sono consigliera comunale ormai da 14 anni — conclude — e vorrei ottenere lo status di Roma Capitale, con ciò che ne deriva, non solo sulla carta. La nostra città merita un’amministrazione più snella e veloce».