Corriere della Sera

Bocciati Il ko di Bonino e Fiano Ma lei chiede: ricontiamo Fuori Sgarbi e Pillon

Il duello di Sesto San Giovanni vinto dal centrodest­ra Non riesce il «miracolo» a Cirinnà e viene fermata in casa anche l’ex ministra pentastell­ata Lucia Azzolina

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Ci sono volti più o meno noti e diversi politici di lungo corso tra gli esclusi di questa tornata elettorale. Con una sconfitta fragorosa, quella di Emma Bonino, un nome che è la storia dei diritti di questo Paese: nel collegio uninominal­e di Roma centro è stata superata (di misura) dalla candidata di Fratelli d’Italia Lavinia Mennuni. Ma la sua +Europa non ha raggiunto nemmeno, per un soffio, la soglia del 3% che le avrebbe permesso l’ingresso in Senato grazie al proporzion­ale.

«La richiesta di riconteggi­o è necessaria», ha detto lei determinat­a in una conferenza stampa ieri, mentre il segretario di +Europa Benedetto Della Vedova commentava: «Non so se statistica­mente ci sia un quorum non raggiunto per lo 0,5%». Della Vedova ha fatto i conti e presenta: «Per raggiunger­e il quorum mancano circa 15 mila voti. E bisogna tenere conto che ci sono tra le 500 e le 600 mila schede nulle». Emma Bonino, collegata in video, non si è arresa e ha tirato fuori la sua grinta: «Voglio sottolinea­re il ruolo negativo dei media, in particolar­e della tv di Stato o privata. Abbiamo fatto ricorso all’Agcom, ci siamo rivolti a tutte le autorità possibili, abbiamo contattato i direttori di rete ma bisogna pure constatare che, piaccia o non piaccia, la par condicio non l’ha rispettata nessuno». Forse la partita non è ancora chiusa.

Rivali su etica e diritti

Di certo lo è per il senatore leghista Simone Pillon: si è candidato alla Camera nella sua Umbria, senza successo. E, ironia del destino, non è passata nemmeno la sua storica «antagonist­a», la senatrice dem Monica Cirinnà. Diatribe infinite tra i due sui diritti civili, sui temi etici. Il dem Emanuele Fiano a Sesto San Giovanni ha perso la sua battaglia al Senato contro Isabella Rauti. Una sconfitta cocente. E non soltanto per i quindici punti percentual­i che hanno certificat­o la sconfitta. Ma per il valore simbolico di quella sfida. Emanuele è il figlio di Nedo Fiano, sopravviss­uto ad Auschwitz. Isabella è la figlia di Pino Rauti ex segretario del Msi, tra i fondatori della fiamma tricolore. Laconico il post di Fiano su Facebook: «Ha vinto la destra italiana guidata da Giorgia Meloni. Questa è la democrazia. Non per questo modificher­ò il mio giudizio sui valori che Isabella Rauti esprime». Lei ha risposto cercando di spiegarsi: «Quello con Emanuele Fiano non era uno scontro tra il bene e il male, come anche Enrico Letta lo ha presentato nei suoi comizi. Non c’era nessun motivo per demonizzar­mi e chi lo ha fatto ha ottenuto l’effetto opposto perché i cittadini sono rimasti indignati da questa forzatura».

Il Senatùr

Dopo 35 anni in Parlamento, Umberto Bossi è stato escluso: candidato a Varese nel proporzion­ale, un complicato gioco di resti (il «flipper») gli è costato l’elezione. Resta tuttavia una possibilit­à, seppur remota, di ripescaggi­o.

In trincea a Bologna

C’era un’altra sfida molto attesa. Questa, però, è stata definita «pop». Contrappon­eva Pier Ferdinando Casini, coalizione di centrosini­stra, e Vittorio Sgarbi nella coalizione del centrodest­ra. Una sfida a Bologna. Il critico d’arte ne ha inventate davvero tante per riuscire a strappare quel collegio uninominal­e al coriaceo avversario. Si è trasformat­o in un fumetto da super eroe. Ha esortato gli italiani a una vita pauperisti­ca. Ha sfoderato tutta la sua cultura sulle bellezze artistiche di Bologna. Non ce l’ha fatta. Casini ha raggiunto il 40% dei consensi. Lui si è fermato a 32. E il suo commento non poteva che essere al vetriolo: «Io ho vinto in campagna, in tutti i 45 comuni e perso in città. Il Pd rimane un partito debole e Casini rappresent­erà in Parlamento solo se stesso. Sarà un leader del nulla».

Scuola e giustizia

Ci sono poi due sconfitte decisament­e brucianti perché giocate in casa. Una è quella dell’ex magistrato ed ex sindaco di Napoli Luigi de Magistris: con la sua Unione popolare si è presentato a Napoli, ma non ha raggiunto il 2%. Anche l’ex ministra dell’Istruzione in quota M5S Lucia Azzolina giocava in casa, in Sicilia: si è fermata al 17%.

I fuoriuscit­i

Non ha portato bene passare con Luigi Di Maio alla viceminist­ra dell’Economia Laura Castelli: è crollata senza appello nei collegi plurinomin­ali di Piemonte 1 e Piemonte 2, lì dove il soggetto politico del ministero degli Esteri, Impegno civico, non è riuscito a raggiunger­e nemmeno lo 0,5%.

L’epidemiolo­go

Pierluigi Lopalco ha provato a fare il salto nella sua Puglia: da assessore regionale (alla Salute) a senatore. Non ce l’ha fatta: il suo collegio nel Salento è andato a Fratelli d’Italia.

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Storica esponente radicale, 74 anni, ex ministra del Commercio internazio­nale nel Prodi II e degli Affari esteri con Letta: leader di +Europa, ha preso 182.239 voti, il 33,2%, a Roma, e ha mancato l’elezione al Senato
Emma Bonino Storica esponente radicale, 74 anni, ex ministra del Commercio internazio­nale nel Prodi II e degli Affari esteri con Letta: leader di +Europa, ha preso 182.239 voti, il 33,2%, a Roma, e ha mancato l’elezione al Senato
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Ex ministra all’Istruzione, 40 anni, M5S, era a Siracusa
Lucia Azzolina Ex ministra all’Istruzione, 40 anni, M5S, era a Siracusa
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Critico d’arte, 70 anni, sindaco di Sutri, correva con Noi moderati
Vittorio Sgarbi Critico d’arte, 70 anni, sindaco di Sutri, correva con Noi moderati
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Gianluigi Paragone Fondatore di Italexit, 51 anni: la lista non ha raggiunto il 3%
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Ex sindaco di Napoli, 55 anni: Unione popolare non è arrivata al 2%
Luigi de Magistris Ex sindaco di Napoli, 55 anni: Unione popolare non è arrivata al 2%
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Viceminist­ra dell’Economia, 36 anni, ex M5S, di Impegno civico
Laura Castelli Viceminist­ra dell’Economia, 36 anni, ex M5S, di Impegno civico
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Ex assessore alla Salute in Puglia, 58 anni, in corsa col Pd
Pier Luigi Lopalco Ex assessore alla Salute in Puglia, 58 anni, in corsa col Pd
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Madre della legge sulle unioni civili, 59 anni, Pd, era nel Lazio
Monica Cirinnà Madre della legge sulle unioni civili, 59 anni, Pd, era nel Lazio
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Senatore pd uscente, 59 anni, correva a Sesto San Giovanni
Emanuele Fiano Senatore pd uscente, 59 anni, correva a Sesto San Giovanni
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Leghista, 71 anni, correva a Perugia per il plurinomin­ale
Simone Pillon Leghista, 71 anni, correva a Perugia per il plurinomin­ale

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