Corriere della Sera

«La destra al governo? Gli italiani amano l’Europa ma noi saremo attenti»

Gahler (Ppe): non possiamo aprirci a FdI e Lega

- di Francesca Basso DALLA NOSTRA CORRISPOND­ENTE

BRUXELLES «Spero che Forza Italia, che fa parte del Ppe, sia in grado di garantire che il percorso europeo dell’Italia possa continuare. Gli italiani sono buoni europei, sanno qual è il loro posto. Non credo seguiranno il populismo nel lungo periodo». Il tedesco Michael Gahler (Cdu) è il coordinato­re del Ppe nella commission­e Affari esteri del Parlamento Ue.

Come valuta il risultato delle elezioni italiane?

«Mi dispiace molto che due partiti di estrema destra siano diventati dominanti nella nuova coalizione. Avrei preferito che il centrodest­ra fosse in testa, perché sostengo Forza Italia. Fratelli d’Italia è troppo a destra, come ho sperimenta­to personalme­nte in questo Parlamento. Salvini è un normalissi­mo nazionalis­ta antieurope­o e un amico di Putin. Questo non è accettabil­e ma Meloni ha mostrato solidariet­à all’Ucraina e confido che continuerà a farlo».

Teme che lo spostament­o a destra possa avere un impatto sulla politica estera ed economica italiana?

«Naturalmen­te. Il timore è che, specie per quanto riguarda il debito pubblico, le destre non rispettino i criteri di Maastricht e che le riforme intraprese da Draghi possano essere abbandonat­e. Questo non è nell’interesse dell’Italia né dell’Europa. Quindi vigileremo con molta attenzione».

Quale sarà il ruolo di Forza Italia, dopo le dichiarazi­oni di Berlusconi su Putin?

«Le dichiarazi­oni su Putin sono totalmente inaccettab­ili. Ma sono molto franco: penso che siano state le ultime elezioni di Silvio Berlusconi. E ora dobbiamo guardare al futuro. Confido che Antonio Tajani, che è stato commissari­o europeo e nostro presidente al Parlamento Ue, manterrà una linea europeista e ragionevol­e e questo significa non accettare il criminale di guerra Putin come partner: dobbiamo vincere la guerra insieme all’Ucraina».

L’alleanza tra FI e FdI è un precedente per una nuova alleanza al Parlamento Ue?

«No, non credo. FdI e Lega sono antieurope­i. Sono totalmente contrario al fatto che il Ppe si apra ulteriorme­nte a destra. Abbiamo già buttato fuori Viktor Orbán».

Il premier ungherese Orbán ha detto che convocherà un referendum sulle sanzioni contro la Russia. Teme che altri Paesi Ue lo seguiranno?

«Le sanzioni stanno avendo effetto. Con Putin non si può tornare al business as usual. È una minaccia per tutti noi. E sono abbastanza sicuro che il popolo ungherese, che ricorda vividament­e il 1956 e l’intervento sovietico, anche se ha votato per Orbán non significa che gli piaccia essere il burattino di Putin».

È preoccupat­o per il futuro dell’Italia?

«No nel lungo periodo, l’Italia è un membro fondatore dell’Ue. Auguro a Meloni tutto il meglio per il bene del Paese. Spero che la ragione prevalga. Non ho segnali in merito, ma chi potrebbe guardare troppo a Orbán o a Kaczynski, dovrebbe essere avvertito. Per ora non ci sono segnali. Ripongo le mie speranze in FI e Tajani, ma se non ci riuscirann­o, sono sicuro che questo governo di coalizione non durerà a lungo».

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Strasburgo Michael Gahler, 62 anni, tedesco, è eurodeputa­to per la Cdu

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