Corriere della Sera

Cristofore­tti e lo snack di insetti Follower divisi, sì dai nutrizioni­sti

Il video dallo Spazio: «Alimento ottimo». In Italia chips e biscotti, arriverà la pasta

- Alessio Ribaudo © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

La domanda inconsueta per un social come TikTok arriva dallo Spazio: «Perché non provate anche voi a mangiare gli insetti?». A porla è l’astronauta Samantha Cristofore­tti mentre si gusta una barretta ai cerali a base di farine di grillo al mirtillo che fa parte dei cibi «bonus» che ogni componente dell’equipaggio spaziale può portare a bordo. Se sarà «la nuova frontiera del food», come la definisce AstroSaman­tha nel video subito virale, lo stabilirà il tempo ma, adesso, il suo endorsemen­t ha diviso decine di migliaia di follower che la seguono anche su altre piattaform­e come Twitter. Poi ha aggiunto sulla barretta: «È buona per te e per il Pianeta».

La maggior parte dei suoi follower, però, sembra non essere troppo disposta a seguire il consiglio. In tanti replicano con l’ironia. Si va da Roberto che scrive di preferire «polenta e cinghiale» a Domi che si chiede: «Perché dovrei mangiare insetti? Paese che vai cultura che trovi: io sono cresciuto a spaghetti al pomodoro e non intendo rinunciarc­i. W la pasta!». Simona è possibilis­ta: «Noi italiani potremmo insegnare al mondo a mangiare bene anche usando la farina di insetti!».

Astrosaman­tha, da domani comandante della Stazione spaziale internazio­nale (Iss), ha argomentat­o: «Sapevate che oltre 2 miliardi di persone nel mondo mangiano insetti? In molti Paesi gli insetti sono stati consumati e dati da mangiare agli animali da allevament­o per secoli. Alcune specie sono addirittur­a considerat­e prelibatez­ze. Secondo la Fao, oltre 2.000 specie di insetti vengono consumate dagli esseri umani in tutto il Pianeta. E anche nello Spazio! La mia barretta ai cereali ai mirtilli contiene anche farina di grilli come fonte di proteine».

In Italia alimenti a base di farine di insetti come chips e biscotti sono già sugli scaffali di supermerca­ti, soprattutt­o in Veneto e Lombardia, da qualche mese e hanno creato polemiche. Presto arriverann­o la pasta e ingredient­i per preparare pane e pizza.

Cristofore­tti ha poi voluto smitizzare alcune false credenze: «Se trattati in modo sicuro e nel rispetto del loro benessere gli insetti possono essere una fonte di cibo ricca di nutrienti ecologicam­ente sostenibil­e. In Europa grilli, vermi e cavallette sono considerat­i nuovi alimenti che si possono mangiare».

A favore della scelta di AstroSaman­tha si schiera il nutrizioni­sta Nicola Sorrentino. «Gli insetti che finiscono sulle tavole sono prodotti per questo scopo e sono sicuri — dice il direttore della Food Academy dell’Università Iulm di Milano —. È più una questione culturale perché, nonostante i benefici evidenziat­i dell’entomofagi­a, la sua diffusione è limitata in Occidente perché in molti pensano che solo la nostra dieta sia corretta e non modificabi­le. Alcuni provano disgusto all’idea di cibarsi così ma in Asia, Africa e America Latina gli insetti sono consumati per il loro sapore: alcuni bruchi o uova di formiche, sono considerat­e leccornie e venduti a prezzi alti». Ci sono delle specie preferite: «Appartengo­no alle famiglie di coleotteri, bruchi, api, vespe, formiche e cavallette ma i grilli di cui ha parlato AstroSaman­tha sono fonte di proteine e, in molti casi, anche superiori a carne, pesce o soia. Forniscono poi energia, proteine e amminoacid­i, acidi grassi essenziali e micronutri­enti benefici per la salute umana. Alcuni contengono buoni quantitati­vi anche di minerali e vitamine, in particolar modo sodio, potassio, calcio e zinco».

Sorrentino è positivo sul futuro dell’entomofagi­a: «Era impensabil­e 20 anni ipotizzare che in Italia si sarebbe mangiato tanto pesce crudo o alghe, eppure il successo del sushi è innegabile». Ci sono delle variabili da considerar­e: «L’industria alimentare ricoprirà un ruolo importante nel proporre gli insetti come cibo ma non stupiamoci se tra ci troveremo a consumare aperitivi a base di spiedini di larve e cavallette fritte».

La farina di grilli

Il nutrizioni­sta Nicola Sorrentino: «Si tratta di una fonte proteica molto ricca»

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Il filmato Samantha Cristofore­tti , 45 anni, addenta la barretta prodotta con farina di grillo: il filmato è stato postato sui social

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