BRACCIALETTI MISURA-EMOZIONI PER AUTISTI CINESI
Gli autisti di autobus di Pechino dovranno indossare dei braccialetti con sensori che misurano emozioni e stress. L’azienda dei trasporti dice che gli strumenti elettronici aumenteranno la sicurezza dei passeggeri e dimostrano quanto stia a cuore la salute dei conducenti. Sono già state distribuite 1.800 fascette da polso tra i guidatori: i loro «segni vitali ed emotivi» saranno così tenuti sotto costante osservazione.
I bracciali rileveranno temperatura corporea, battito cardiaco, respirazione, pressione: un check-up sanitario continuo ai conducenti. In più, i sensori dovrebbero monitorare gli stati emotivi come l’ansia e riversare i dati alla sala controllo dei trasporti. La settimana scorsa ha causato grande emozione il disastro di un autobus che si è rovesciato su una strada del Guizhou causando la morte di 27 passeggeri: il caso è stato seguito da forti polemiche perché sul veicolo erano stati pigiati cittadini inviati in quarantena per il Covid 19.
Un test con i braccialetti è stato condotto a luglio, con risultato eccellente sostiene la società dei trasporti di Pechino: «Si rafforza la gestione fisica e psicologica del personale». Non tutti sono d’accordo. Ha detto al «South China Morning Post» Wang Congwei, esperto legale di cibersicurezza: «Bisogna chiedersi se sia davvero utile raccogliere tanti dati personali sugli autisti. Ammesso che si riscontri un problema durante la guida, ci sarebbe tempo per evitare un incidente?». E poi c’è l’area grigia delle «emozioni» lette dai braccialetti elettronici. Il controllo delle attività cerebrali è uno dei tanti progetti ai quali lavorano gli scienziati cinesi (e non solo). Nel 2019 una scuola elementare sperimentale di Hangzhou fece indossare ai bambini in classe una fascia con elettrodi che captava le onde cerebrali e valutava il livello di attenzione. I dati finivano su una lavagna elettronica (per premiare i più attenti).