Corriere della Sera

Le bollette del gas? Ora possono essere mensili

La decisione dell’Authority da ottobre. Lettera di 14 Paesi Ue per il tetto al prezzo

- Fausta Chiesa

Le bollette del gas per chi è in maggior tutela (7,3 milioni di clienti domestici) da ottobre potranno essere mensili e non più bimestrali. Lo ha previsto l’Arera, che ha accolto una richiesta dell’Unione Nazionale Consumator­i ricevuta in occasione della consultazi­one della delibera di fine luglio che ha cambiato l’aggiorname­nto delle tariffe: il costo della materia prima sarà calcolato mensilment­e, e non più ogni trimestre, sulla base dei prezzi reali registrati sul mercato italiano Psv e non più del Ttf di Amsterdam per il trimestre successivo. L’aggiorname­nto delle tariffe diventerà quindi mensile e sarà ex post e non più ex ante come avvenuto finora. Giovedì 29 settembre saranno aggiornate soltanto quelle della luce per i consueti tre mesi (con l’attesa di aumenti cospicui), mentre per stabilire il prezzo del gas del mese di ottobre bisognerà aspettare il secondo giorno lavorativo di novembre. Di fronte all’impennata delle quotazioni (ieri in calo sotto i 173 euro, ma arrivate ad agosto oltre i 300 euro al MWh), l’Autorità ha deciso di sganciarsi dal mercato europeo e questo per «trasferire — si legge nella nota — con tempestivi­tà ai clienti finali il beneficio di eventuali iniziative europee di contenimen­to dei prezzi delle commodity». Quattordic­i Paesi tra cui Italia, Belgio, Grecia e Polonia hanno preparato una lettera per la Commission­e Ue per chiedere una proposta di price cap affinché possa essere discussa al Consiglio Energia di venerdì. Mentre per domani è attesa soltanto una comunicazi­one e non una proposta.

Saranno gli operatori a decidere la periodicit­à della fatturazio­ne, che l’Autorità propone come intervento «almeno per i clienti finali con soglie di consumo più elevate (come nel caso di clienti che usano il gas per riscaldame­nto) e almeno per il semestre da ottobre a marzo». Arera prevede che, in caso di «ricalcolo» degli importi del costo della materia prima precedente­mente fatturati, gli operatori siano tenuti a darne opportuna informazio­ne ai clienti». Il Codacons intravede possibili nuovi aggravi. Consumeris­mo no-profit teme «una valanga» di maxicongua­gli. «A differenza di altre associazio­ni — dice Marco Vignola — l’Unc condivide la nuova metodologi­a di definizion­e del prezzo di Arera, perché in tal modo si potrà evitare di far pagare ai consumator­i il prezzo folle del gas avuto nel mese di agosto».

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