Corriere della Sera

Il cioccolato Valrhona compie 100 anni «Più sostenibil­ità»

- Alessia Conzonato © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Se si pensa al cioccolato, vengono subito in mente gusto e dolcezza. Questo è il risultato di un’articolata filiera del cacao che dalle piantagion­i di fave fino alla tavola impiega artigiani, pasticceri, collaborat­ori e fornitori da ogni parte del mondo. Da cento anni si colloca nel settore Valrhona, azienda francese produttric­e di cioccolato, avviata nel 1922 dal pasticcere Albéric Guironnet nella Valle del Rodano, a Tain L’Hermitage. Oggi conta due stabilimen­ti produttivi, che forniscono 40 mila clienti in 85 paesi del mondo e sei filiali commercial­i internazio­nali, di cui una a Milano. «Valrhona ha sempre dedicato molta attenzione alla gastronomi­a — commenta Igor Maiellano, Business unit manager di Valhrona Italia —. Lo ha dimostrato lanciando per la prima volta sul mercato un gusto amaro con il cioccolato Guanaja 70% e investendo in nuove realtà, come il cioccolato cosiddetto “biondo”, Dulcey».

Eccellenza e innovazion­e, per l’azienda francese, devono andare necessaria­mente di pari passo con obiettivi di sostenibil­ità non solo in ottica di riduzione dell’impatto ambientale della produzione, ma anche allo scopo di rendere la filiera più inclusiva e concentrat­a sulle persone e sui valori della gastronomi­a da trasmetter­e alle nuove generazion­i. «Quando si parla di sostenibil­ità, si intende soddisfare i bisogni della generazion­e presente senza compromett­ere quelli della generazion­e futura», aggiunge Maiellano. Tale principio è stato riconosciu­to nel 2020 a Valrhona con la certificaz­ione B Corp, che premia il suo impegno negli anni precedenti ma fissa per il futuro una misurazion­e delle performanc­e ambientali e sociali sempre più esigenti. «Le nostre azioni di sostenibil­ità si basano sul programma chiamato da noi “Live Long” e che fissa quattro principi fondamenta­li — spiega il manager —. Il cacao: include le condizioni di vita e lavorative degli agricoltor­i e la salvaguard­ia dei terreni e dei sapori; l’ambiente: l’obiettivo è raggiunger­e un bilancio neutro di carbonio entro il 2025; la gastronomi­a: attraverso scuole di formazione di pasticceri­a, ci impegniamo a trasmetter­e alle nuove generazion­i il sapere dei nostri artigiani. Infine, una maggiore concentraz­ione verso il cliente finale».

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Il manager Igor Maiellano è il Business unit manager di Valrhona Italia, che ha sede a Milano

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