Newlat ora compra Em foods in Francia, dolci fatti in casa
Il made in Italy dell’alimentare conquista nuove posizioni sul mercato europeo. A muovere è stata la Newlat, la società quotata in Borsa con la sua scuderia di marchi nel latte, burro e formaggi con Giglio, Polenghi, Ala, nella pasta (con Delverde, Pezzullo e Birkel in Germania e Naked) e oltre 630 milioni di ricavi.
Che ora debutta nei prodotti da forno fatti in casa, comprando una piattaforma produttiva in Francia.
L’ultima tessera al suo mosaico di marchi è l’acquisto della Em foods, controllata francese del gruppo Dr. Oetker, multinazionale tedesca del food che nel tempo aveva comprato in Italia la Cameo. In pratica, con un investimento di 20 milioni la Newlat, che fa capo all’imprenditore Angelo Mastrolia, terzo gruppo nazionale nei prodotti lattiero caseari dopo Parmalat e Granarolo, rileva gli impianti, e dà un futuro ai 120 addetti che ci lavorano, di Ludres nel dipartimento di Meurthe-et-Moselle, a poca distanza dal confine con il Lussemburgo, al centro del crocevia di mercati. L’operazione è articolata. Oltre all’acquisto del centro produttivo, l’azienda di Reggio Emilia ha firmato anche un accordo di fornitura di lungo termine con un grande gruppo che a Ludres fa produrre i preparati per dolci (torte, brownies, pudding, muffins) di marchi famosi nei prodotti da forno. Ora quegli stessi marchi saranno realizzati dalla nuova proprietà italiana. Ma il cuore del progetto sta nelle produzioni di biscotti e torte per i consumi in casa con il marchio proprio Minuto, nato per il mercato tedesco. Con l’obiettivo di crescere dai 35 milioni di ricavi attuali a 50 nel 2024 estendendo la presenza in tutta Europa — un mercato del valore di oltre un miliardo, che cresce del 10% l’anno — e soprattutto tra Germania e Gran Bretagna dove un anno fa Newlat ha rilevato Symington. Vale a dire un gruppo da 120 milioni di ricavi nei piatti pronti, in particolare negli «instant noodles», la pasta disidratata che si prepara in pochi minuti, un settore che nella semestrale Newlat vale già il 18,5% dei ricavi. L’acquisizione arriva in una fase complicata per le aziende, messe sotto pressione dall’inflazione. Ma Newlat sembra confermare la strategia di crescita come gruppo multi brand e multi canale.