Corriere della Sera

«Mi opposi a quel condono: così fui espulso dal M5S»

L’ex senatore De Falco: ho casa sull’isola e conosco la sua fragilità, l’abusivismo è concausa della tragedia

- Virginia Piccolillo

Gregorio De Falco, lei venne espulso dai Cinque Stelle perché era contrario al condono di Giuseppe Conte su Ischia?

«Di più. A causa della mia contrariet­à a quel provvedime­nto, contro il quale avevo presentato un emendament­o di modifica, sono stato espulso dal M5S con la motivazion­e di non aver sostenuto il governo e poi dal gruppo parlamenta­re su indicazion­e di un ministro, il capo del M5S Luigi Di Maio».

Cosa voleva modificare?

«Chiedevo di abolire il “richiamo esclusivo” alla legge 47/85 Craxi-Nicolazzi che ha aperto una vera e propria autostrada per i condoni. Le due leggi di condono successive erano meno permissive. Ma dopo il condono Conte si è obbligati ad applicare non quelle ma la norma che aveva maglie più larghe per l’abusivismo».

Conte dice che non è un nuovo condono. Ha torto?

«Sì, perché è vero che la norma già esisteva. Ma il condono è nuovo. La legge CraxiNicol­azzi era stata in parte superata. Dire che bisogna seguire una legge vecchia, che in parte non esiste più, è come vararla di nuovo. Come se, surrettizi­amente, avessimo riaperto i termini per il condono. A Ischia lo sanno».

Chi lo sa?

«I cittadini. A differenza di Conte (che si mostra contrario a un condono da lui stesso varato) loro la norma l’hanno studiata e ne hanno tratto l’aspettativ­a di nuove sanatorie. E infatti dopo il condono hanno costruito tanto».

Come lo sa?

«La mia famiglia è di Ischia. Ho ancora la casa di mio nonno a Ferrara Fontana. Sul versante opposto alla grande frana. Anche se una piccola c’è stata anche lì. Ischia è un vulcano, è lava consolidat­a in tufo, friabile. Si è visto».

Vuole dire che la tragedia è colpa del condono?

«Le case, ancorché abusive, non hanno prodotto la frana. Ma il fatto che fossero lì è stata una concausa della tragedia».

Casamiccio­la va spostata?

«È storicamen­te una zona in cui si verificano questi fenomeni. Poiché non si può pensare di spostare tutta Casamiccio­la vanno fatti piani di contingenz­a sulla base della valutazion­e concreta del rischio ed eventuali piani di evacuazion­e».

Quel condono va abolito?

«È nato per sanare piccole irregolari­tà e consentire che lo Stato finanziass­e in edifici senza abusi la ricostruzi­one post sisma. Ma va tolto quel riferiment­o alla vecchia legge.

In modo da ripristina­re controlli mirati zona per zona. Poi toglierei un’altra parte del decreto che non riguarda Ischia: quella che ha elevato la soglia per l’uso di fanghi di depurazion­e in agricoltur­a: ora mangiamo ortaggi meno sani»

Lottò da solo nel M5S?

«No, almeno dieci si alzarono e se ne andarono al momento del voto».

Si volta mai indietro?

«Il M5S aveva scopi condivisib­ili. Purtroppo traditi da chi ha occupato il potere per fini personali. Io sono tornato al mio lavoro, alla Capitaneri­a di Porto di Napoli».

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