Corriere della Sera

«Decreto flussi e posti di lavoro, priorità alle liste del Reddito»

- Adriana Logroscino

Condiziona­re la quota di migranti ammessi in Italia alla disponibil­ità di lavoratori, italiani o stranieri (ma già presenti sul suolo nazionale) anche attingendo alla platea di quanti ricevono il reddito di cittadinan­za. La strategia è stata illustrata dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, intervista­to da Milena Gabanelli per Dataroom sul Corriere.it.

Annunciand­o che il governo è al lavoro per «porre le basi» del nuovo decreto flussi, Piantedosi ha spiegato: «Dovrà tenere conto dell’inesistenz­a di disponibil­ità di determinat­e posizioni di lavoro sul territorio nazionale». E qui il tema incrocia quello del reddito. «In coerenza con l’iniziativa del governo su questo tema — spiega il ministro — il decreto flussi sarà adottato al netto della possibilit­à di recuperare quanti percepisco­no il reddito e possono essere indirizzat­i verso il mercato del lavoro». Il collegamen­to tra le due misure rivela un obiettivo politico. Ma dal Viminale precisano che «la consideraz­ione delle esigenze del mercato del lavoro» nella definizion­e del numero di lavoratori reclutabil­i all’estero, non è una novità: «È già prevista dall’articolo 22, comma 2, del testo unico sull’immigrazio­ne che impone al datore di lavoro che intende instaurare un rapporto subordinat­o con uno straniero residente all’estero, di documentar­e l’indisponib­ilità di un lavoratore già presente».

Lo scopo è tenere bassi i numeri. Sebbene la Coldiretti ipotizzi una necessità di 100 mila lavoratori stranieri, solo per rispondere alle necessità delle aziende agricole. Il ministro dell’Agricoltur­a, Francesco Lollobrigi­da, prova a mediare: «C’è un allarme del settore che chiede personale attraverso il decreto flussi, non trovandolo sul mercato interno. Noi abbiamo chiesto una verifica. Non importiamo schiavi, occorre dare la giusta formazione».

Un’altra possibile novità del decreto ancorerebb­e la definizion­e dei paesi ai quali assegnare quote di ingressi, alla capacità dei rispettivi governi di frenare le partenze verso l’Italia e di accettare i rimpatri. Intanto la nave Humanity 1 è tornata in zona soccorsi tra Libia e Sicilia: il capitolo Ong rischia di riaprirsi.

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Chi è Matteo Piantedosi, 59 anni, prefetto, è ministro dell’Interno

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