Corriere della Sera

«Io, ex magistrato, non so nulla della mia pensione»

- Giuseppina D’Antonio Roma

Sono un magistrato, o meglio un ex magistrato che ha scelto di andare in pensione a 67 anni dopo 43 di lavoro. Cerco di essere sintetica perché sono cose noiosissim­e: il 14 marzo 2022 ho presentato a Caf di Roma (dove vivo e lavoro) domanda di pensione (tecnicamen­te dimissioni perché non ho 70 anni); il 3 agosto 2022 ho firmato per avvenuta notifica il decreto del Ministro della Giustizia che accetta le mie dimissioni dall’1 ottobre 2022. Questo atto doveva essere trasmesso con Pec al Ministero della Giustizia e da lì a Inps per pensione e liquidazio­ne. Solo il 26 settembre mi chiamano dal Ministero della Giustizia per sollecitar­e la mia ricevuta/notifica, mai loro inviata. Da qualche parte, nei mesi di agosto e settembre, nessuno ha trasmesso la mia pratica, vuoi nel Ministero della Giustizia, oppure vuoi nella mia amministra­zione presso la Presidenza della Corte di appello di Roma: l’Inps di Roma non ha mai risposto alle mie mail, Pec, solo una risposta elettronic­a formale. Poiché il mio compleanno è nel mese di settembre (compimento di 67 anni oltre a riscatto della laurea), sono rimasta penalizzat­a dalle ferie di qualcuno al ministero o corte o chissà dove, che non ha mai letto la mia pratica.

La pratica della mia pensione giace in qualche computer e non so quando mi sarà mai pagata (sono sola, non ho pensione o stipendio in aiuto). Tutto avvilente, ancor di più da quando ho letto sul Corriere del caso del cardiologo Volpin. Per carità, non sono una diseredata, ma caspita, ho lavorato tanto e pagato tanto…

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy