Dieci milioni per il museo della Shoah a Roma
Il sì del Cdm, Sangiuliano: c’è in ogni capitale europea. Un’idea nata alla fine degli anni ’90
Dieci milioni di euro stanziati dal governo per la realizzazione del museo della Shoah a Roma. Lo ha annunciato ieri sera il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, uscendo da Palazzo Chigi: «In appena tre mesi siamo riusciti a predisporre il provvedimento approvato dal Consiglio dei ministri, con uno stanziamento di dieci milioni di euro per cominciare a realizzare nella nostra Capitale il museo dell’Olocausto».
L’annuncio formale di Sangiuliano risale al 7 febbraio scorso a Milano durante una cerimonia al Binario 21 con la senatrice Liliana Segre. Dopo 40 giorni è arrivato lo stanziamento. Sangiuliano ieri ricordava che tutte le capitali europee tranne Roma hanno un museo della tragedia del popolo ebraico in Europa sotto il nazismo e durante la Seconda guerra mondiale.
La presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello, comunica la soddisfazione di tutto l’ebraismo romano: «Voglio esprimere il mio ringraziamento al governo e al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano per la concreta attenzione al tema della memoria. Il sostegno affinché Roma abbia finalmente un museo della Shoah. Speriamo rappresenti un impulso per fornire definitivamente risposte da parte dell’amministrazione in merito alla sua realizzazione che auspichiamo sia celere. Servono tempi certi e scelte realizzabili in tempi brevi per garantire alla capitale d’Italia un museo come tutte le grandi capitali europee». Il progetto esiste dal 2010 e porta la firma degli architetti Luca Zevi e Giorgio Tamburini in un’area attigua a villa Torlonia sulla via Nomentana, per lunghi anni abitazione privata di Benito Mussolini: scelta simbolica e significativa. È una scatola nera di otto piani, di cui quattro interrati, con tutti i nomi delle vittime italiane dell’Olocausto.
Del museo si cominciò a parlare alla fine degli anni ’90 e venne ripreso dalla giunta guidata da Walter Veltroni nel 2005. Nel 2010 la consegna al Campidoglio del progetto Zevi-Tamburini. Seguirono molte difficoltà burocratiche. L’ultimo annuncio risale al giugno 2019. Ma anche in questo caso, tutto si era fermato. L’annuncio di ieri sera dal ministro Sangiuliano riapre formalmente la pratica e la parola passa anche all’amministrazione capitolina guidata da Roberto Gualtieri per l’intero comparto della sua attuazione dal punto di vista burocratico e urbanistico.