I 750 luoghi della Primavera del Fai
AMilano aprirà Palazzo Marino, capolavoro cinquecentesco dell’architetto manierista Galeazzo Alessi, oggi sede del Comune. A Roma ecco villa Bonaparte, un tempo di Paolina Borghese: in quel giardino entrarono le truppe piemontesi dalla Breccia di Porta Pia. A Napoli si entrerà a Palazzo Salerno, seconda metà del ‘700, sede del Comando Forze operative del Sud. A Genova visite a Palazzo Doria Spinola, sede della Prefettura. Anche per le Giornate di Primavera del 25 e 26 marzo, il Fai-Fondo per l’Ambiente Italiano offre la possibilità di entrare in palazzi, parchi, conventi, chiese di solito chiusi al pubblico (elenchi, orari, prenotazioni su www.giornatefai.it). Il Fondo mobilita 7.500 volontari e 15.000 giovani studenti apprendisti Ciceroni per aprire 750 luoghi in 400 città e 20 regioni: 180 palazzi e ville, 170 luoghi di culto, 40 castelli, 50 borghi, 22 aree archeologiche e si potrebbe continuare. Dal 1993 al 2022 i visitatori delle giornate sono stati in tutto 11.965.000 con il record di 770.000 presenze nel 2019. Vedremo quest’anno, tramontata definitivamente l’emergenza Covid: sarà un indicatore interessante della ripresa dei consumi culturali. Come avviene dal 1993, il Fai propone autentiche rarità, come il Borgo di Staffole nelle Marche: il nucleo più antico dell’abitato risale al 1078 con un impianto medioevale. Ad Amelia, in Umbria, l’appuntamento è al Bacino del Rio Grande, incastonato nella bellezza dei Monti Amerini. A Venezia sarà possibile conoscere i segreti dell’Arsenale, dove la Serenissima fabbricava le sue imbarcazioni incluso il celebre Bucintoro,
la fastosa imbarcazione usata dal Doge. Spiega Marco Magnifico, presidente del Fai: «Le Giornate di Primavera sono una delle più allegre, formative, partecipate, spontanee e civili feste di piazza del nostro Paese. Un grande, straordinario servizio civico che migliaia di italiane e italiani e migliaia di studenti ogni anno offrono, per puro spirito di solidarietà, ai loro concittadini». Per il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, «il Fai è una vera e propria istituzione, che deriva dall’impegno quotidiano per il bene della Nazione. La sua funzione è quella di un corpo intermedio, di una sorta di cinghia di trasmissione, fondamentale per raccogliere le istanze della società e trasmetterle alle istituzioni».