Corriere della Sera

Derby, la strada più semplice per la semifinale

- Di Paolo Tomaselli

Nessuno a parole vuole il derby milanese di Champions, ma in tanti lo sognano. È vero, come fu per i quarti del 2005, che il doppio confronto prosciuga le energie e che c’è un quarto posto da blindare in campionato. Ma è ancora più vero che per avere una speranza concreta di arrivare in semifinale, il cuginicidi­o è la via che offre più possibilit­à. Nel sorteggio di Nyon (ore 12 su Sky, Canale 20 e Prime) non è da trascurare anche un derby con il Napoli, che pure in campionato sta dominando: l’Inter in fin dei conti ha causato la prima sconfitta stagionale degli azzurri, mentre a inizio aprile il Milan sarà in scena al Maradona. Il problema è che arrivati a questa quota, l’aria è sempre più sottile e bisogna essere attrezzati per non ritrovarsi con il cuore in gola troppo presto. Le italiane sono tornate in tre ai quarti dopo 17 anni perché sono state brave ma anche fortunate nel sorteggio degli ottavi, che le ha messe di fronte alle tre avversarie più abbordabil­i. E ha ragione Spalletti quando respinge al mittente i compliment­i di Guardiola, ormai anche un po’ stucchevol­i: «Non casco in certi giochini: loro spendono 900 milioni, come facciamo ad essere più forti?». Il divario è enorme, anche con il nuovo Chelsea americano, con il Bayern e con il Real, quindi metà del G8 europeo. Il Benfica ha appena incassato dallo stesso Chelsea 120 milioni per Enzo Fernandez ma lo ha già sostituto brillantem­ente e in autunno ha fatto vedere contro la Juve e il Paris Saint-Germain che non ha paura di niente e di nessuno, grazie al calcio verticale del suo tecnico Schmidt. Ciò non toglie che la scuola italiana porterà quattro allenatori su otto, che Ancelotti sia il più vincente della storia con le sue quattro Champions e che gli zero gol subiti in sei partite degli ottavi da Napoli, Milan e Inter, abbiano dato nell’occhio. Ma il vero vantaggio delle italiane è che hanno già raggiunto un obiettivo del tutto insperato ad agosto e non hanno più molto da perdere, soprattutt­o rispetto ai quattro squadroni milionari. A meno che non si trovino subito faccia a faccia. In un derby da brivido.

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