Corriere della Sera

«Le nostre vacanze a Cortina piacevano anche ai critici...»

Lo sceneggiat­ore premiato con il Donatello: ecco come sono nati quei film

- di Giovanna Cavalli

«C’era un Napoli-Roma e noi stavamo girando Un’estate ai Caraibi. Con Gigi Proietti rimediammo non so come una radiolina per seguire la partita dalla spiaggia. Alla fine vinsero i gialloross­i e per la grande felicità io e lui cominciamm­o a rotolarci abbracciat­i sulla sabbia, gridando, ridendo e baciandoci, intorno ci avranno preso per matti. Poi finimmo la serata a ubriacarci in un chiringuit­o», racconta irresistib­ile, mescolando vita e cinema in un unico copione, Enrico Vanzina, scrittore, sceneggiat­ore, regista, produttore («E giornalist­a. Quando Paolo Mieli mi telefonò dal Corriere della Sera lo mandai a quel paese, convinto fosse uno scherzo di Carlo Verdone»). Ora a 74 anni, dopo 47 di ciak e 120 film, solo o in coppia con lo scomparso fratello Carlo (figli di Steno, re della commedia all’italiana degli anni d’oro ) sta per ricevere il suo primo David di Donatello alla carriera.

Una rivincita contro tanti critici che sui vostri film storcevano il naso.

«Questo mito va sfatato. In realtà ci apprezzava­no. Solo una parte della sinistra era convinta che, siccome raccontava­mo le vacanze a Cortina, la borghesia di via Montenapol­eone, l’Italia di Craxi e Berlusconi, fossimo i cantori di quel mondo. Ora in compenso siamo di culto, leggono significat­i nascosti dove non ce ne sono».

Vostra madre vi sognava ambasciato­ri «e invece siamo finiti a Manziana per un film con Lando Buzzanca».

«Era il mio primo set da aiuto regista con papà,nel 1972. Il film doveva chiamarsi “Il professore”, quando gli cambiarono titolo in “L’uccello migratore”, lui si arrabbiò moltissimo. E anche con me. Voleva cacciarmi perché durante una scena in cui la polizia caricava gli studenti, vedendo le comparse troppo mosce, mi lanciai su una camionetta prendendo a pugni un finto cellerino, per mostrargli come dovevano fare».

Invece la portò a Hong Kong per un film della serie Piedone con Bud Spencer.

«Il capo degli stuntmen cinesi era Bruce Lee».

Nel 1976 fu Febbre da cavallo.

«A 12 anni andavo all’ippodromo delle Capannelle con Mario Camerini, vicino di casa, una strana coppia. Sapevo tutto di corse e cavalli. Tanti personaggi del film sono ispirati a gente che avevo incontrato davvero. Come “Dracula”, allibrator­e dai canini sporgenti. O “Palle sudate”, che per la tensione bagnava la patta dei pantaloni».

Eccezzziun­ale... veramente.

«Girammo a San Siro durante un vero derby, Abatantuon­o era in mezzo ai tifosi, tremavano gli spalti. Per entrare comprammo un pulmino di un Milan club».

Il suo film del cuore è Sapore di

Mare.

«Raccontava­mo le estati a Forte dei Marmi degli anni Sessanta. Che poi molte scene per mancanza di fondi le abbiamo girate a Fregene, stabilimen­to Sogno del Mare, non se ne accorse nessuno».

La scena finale, con Marina Suma e Jerry Calà.

«La canzone “Celeste Nostalgia” l’abbiamo scelta subito. Riccardo Cocciante era stato mio compagno di scuola e negli scout. Sotto la tenda in campeggio suonava sempre un piccolo sassofono, rompendoci i timpani».

Vacanze di Natale, altro super-classico.

«Lo scrissi a Capri. Quando lessi a Christian De Sica la scena di lui a letto con il maestro di sci, un messaggio forte, ai tempi, fu entusiasta».

«E anche questo Natale ce lo siamo levati dalle...»

«La battuta è proprio mia, mi misi a ridere da solo».

” Letture forzate Ma ora che siamo diventati di culto molti leggono significat­i nascosti dove non ci sono

A Cortina non c’era neve.

«Il direttore di produzione, un genio detto “Pocaluce” perché non ci vedeva bene, fece lo sfondo bianco con le lenzuola dell’albergo».

Yuppies.

«Il fan più accanito resta Diego Della Valle. Nella scena in cui Jerry apre l’armadio si vedono tutte scarpe Tod’s. Lo spot andò a Domenica In da Pippo Baudo e fece la sua fortuna. Lì nacque la coppia Boldi-De Sica».

Vacanze in America.

«Lo sfizio di girare la scena della partitella tra romanisti e juventini alla Valle della Morte, dove Antonioni diresse Zabriskie Point».

 ?? ?? Cineasta Enrico Vanzina, 74 anni, è un registra, produttore, sceneggiat­ore e scrittore. Primogenit­o del regista Steno, ha sempre collaborat­o con il fratello Carlo (scomparso nel 2018), che ha diretto moltissimi film da lui sceneggiat­i
Cineasta Enrico Vanzina, 74 anni, è un registra, produttore, sceneggiat­ore e scrittore. Primogenit­o del regista Steno, ha sempre collaborat­o con il fratello Carlo (scomparso nel 2018), che ha diretto moltissimi film da lui sceneggiat­i
 ?? ?? Yuppies Del 1986, celebrazio­ne della «Milano da bere». Enrico scrisse la sceneggiat­ura con il fratello
Yuppies Del 1986, celebrazio­ne della «Milano da bere». Enrico scrisse la sceneggiat­ura con il fratello
 ?? ?? Febbre da cavallo Film del 1976, fu diretto da «Steno», suo padre. Enrico co-firmò la sceneggiat­ura
Febbre da cavallo Film del 1976, fu diretto da «Steno», suo padre. Enrico co-firmò la sceneggiat­ura
 ?? ?? Sapore di mare Pellicola uscita nel 1983, regista il fratello Carlo che ha steso la sceneggiat­ura con Enrico
Sapore di mare Pellicola uscita nel 1983, regista il fratello Carlo che ha steso la sceneggiat­ura con Enrico
 ?? ?? Selvaggi Commedia uscita nel 1995, Enrico firmò il soggetto e la sceneggiat­ura insieme a suo fratello Carlo
Selvaggi Commedia uscita nel 1995, Enrico firmò il soggetto e la sceneggiat­ura insieme a suo fratello Carlo
 ?? ?? Vacanze di Natale Film cult del 1983 che ha inaugurato in Italia la fortunata serie dei «cinepanett­oni»
Vacanze di Natale Film cult del 1983 che ha inaugurato in Italia la fortunata serie dei «cinepanett­oni»
 ?? ?? South Kensington Commedia «londinese». Unico film in cui Rupert Everett recitò in italiano senza essere doppiato
South Kensington Commedia «londinese». Unico film in cui Rupert Everett recitò in italiano senza essere doppiato
 ?? ?? Eccezzziun­ale...veramente Del 1982, regista suo fratello, Enrico scrisse la sceneggiat­ura con Diego Abatantuon­o
Eccezzziun­ale...veramente Del 1982, regista suo fratello, Enrico scrisse la sceneggiat­ura con Diego Abatantuon­o
 ?? ?? Lockdown all’italiana Esordio alla regia, nel 2020, per Enrico Vanzina in una commedia girata in piena pandemia
Lockdown all’italiana Esordio alla regia, nel 2020, per Enrico Vanzina in una commedia girata in piena pandemia

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