Corriere della Sera

«La nuova energia della mia città uscita dal buio È un set sul mondo»

«Si sta vivendo un momento di grande fermento artistico e culturale. È la nostra Rio»

- Di Valerio Cappelli

«Noi siamo pronti. Abbiamo dovuto cambiare programmi per essere a Napoli e partecipar­e ai festeggiam­enti», dice Luisa Ranieri. Qui raccontiam­o lo sbarco e il ritorno a casa dell’attrice napoletana, col marito Luca Zingaretti e le loro due figlie, per tuffarsi nello scudetto.

Luca non è della Roma? «Sì, però quando vede giocare gli azzurri si arricrea».

Lo scudetto precedente, quello del ’90 con Maradona, l’ha vissuto?

«E come no, mi spostavo da un quartiere all’altro, ricordo una donna anziana completame­nte nuda dipinta d’azzurro nel traffico impazzito dentro a una 500. Questa festa sarà folle, durerà mesi. Napoli è la nostra Rio, con le sue contraddiz­ioni e esplosioni, non esiste una città uguale, nemmeno al Sud. E non è retorica. Sta uscendo dal buio, lo scudetto è la ciliegina n’copp’ alla torta. Si apre un mondo».

Osimhen, il trascinato­re della squadra, da bambino vendeva acqua…

«Nelle strade della Nigeria. Cosa dire? Chi la dura la vince. È il simbolo della città, del riscatto. È il nostro nuovo dio, in questo momento».

E dio Maradona lo conobbe?

«Sì ma non ci parlai, non era avvicinabi­le. Da ragazzina ho avuto un amorino con un giocatore della Primavera del Napoli, lui era difensore e non osava marcarlo, anche perché Lui, Maradona, non gliela faceva proprio vedere la palla».

Il murale del Pibe de Oro è diventato luogo di culto.

«È il posto più visitato a Napoli dopo il Cristo velato».

C’è qualcosa di religioso in uno scudetto dopo 33 anni, gli anni di Cristo?

«Il calcio unisce anche chi non è tifoso, è sacro e profano. Napoli sta vivendo un momento di grande fermento artistico e culturale. C’è un’energia positiva che torna. Ieri pensavo al film che ho fatto di Paolo Sorrentino, È stata la mano di Dio. Paolo non visse lo scudetto per la tragedia in cui morirono i suoi genitori. Ora è uscito questo suo film e siamo campioni d’Italia. È come se venisse ripagato».

I calciatori sono attori? Quando festeggian­o…

«Sono d’accordo. Fanno balletti, strani riti. Sì, mi sembrano più attori che giocatori. C’è una componente di autocelebr­azione. In fondo anche lo stadio è un grande palcosceni­co».

Spalletti sembra Joker, l’antagonist­a di Batman, gli stessi occhi spiritati. E sospira, non parla.

Ride: «A me però “me” piace, è pelato come mio marito, mi fa simpatia anche per questa sua paura di tirar fuori la felicità…È vero che non vive in città ma dorme dove si allena la squadra, ma credo che si sia innamorato del Napoli. Però non lo dirà mai».

Insigne, il napoletani­ssimo giocatore del Napoli, è

Il marito Luca Zingaretti Luca è della Roma però quando vede giocare il Napoli si “arricrea”. Spalletti mi fa simpatia, ha paura di tirare fuori la felicità

andato vicino alla vittoria finale e sul più bello…Una farsa di Scarpetta?

«Se n’è andato all’estero col suo tiro a giro. Non è stato perseveran­te, doveva restare, è stato punito, poverello».

De Laurentiis, anche uomo di cinema, non è amato dagli ultrà.

«Aurelio ha una grande personalit­à, non è disposto a compromess­i, per i napoletani è tosto da digerire».

È uno scudetto costruito con logica imprendito­riale, dopo che i vecchi generali del Napoli, Insigne, Koulibaly, Mertens, se ne sono andati.

«Non sono così tifosa ma i miei fratelli sì e la pensano al contrario, non se l’aspettavan­o, fusse che fusse...».

E cosa avrebbe detto Massimo Troisi? Scusate il ritardo...?

«Eh, avrebbe pensato come i miei fratelli, amuleti e ninnoli».

Sabrina Ferilli dopo lo scudetto gialloross­o fece uno spogliarel­lo leggendari­o.

«L’aveva promesso. Lei è una super tifosa, se lo facessi io non avrebbe senso, sarebbe esibizioni­smo mio e voyeurismo di chi mi guarda. No, mi spiace, non mi spoglio. Ma festeggio eccome. Napoli si mette in scena ogni giorno, stavolta la faccenda è grossa. Non mi perderò nulla».

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Luisa Ranieri, nata a Napoli: ha recitato in numerosi film, anche con Pupi Avati e Paolo Sorrentino. Protagonis­ta anche in tante serie tv
(LaPresse) Attrice Luisa Ranieri, nata a Napoli: ha recitato in numerosi film, anche con Pupi Avati e Paolo Sorrentino. Protagonis­ta anche in tante serie tv

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