Corriere della Sera

«Prima c’era sbilanciam­ento Ridicolo chi si scandalizz­a e sta lì grazie al sistema»

Bruchi: sono a disposizio­ne, non temo più responsabi­lità

- di Adriana Logroscino

Da 26 anni in Rai, alla quale riconosce la funzione di «scuola di giornalism­o», fiera di essere partita dall’archivio e dal montaggio, e di essere diventata autrice, ideatrice, conduttric­e e per un anno e mezzo anche dirigente: l’allora presidente Marcello Foa l’ha nominata segretario generale del Prix Italia. Annalisa Bruchi, 53 anni, di Siena, è uno dei volti sui quali potrebbe puntare la nuova dirigenza Rai per l’annunciato ricambio, con un upgrade rispetto all’attuale conduzione di Restart, in seconda serata su Rai2.

Si parla molto di lei in questi giorni.

«Io sono molto contenta della terza edizione del programma che conduco e che si conclude a fine mese».

E per il futuro?

«Non so nulla. Sono a disposizio­ne dell’azienda, per il futuro come negli ultimi 26 anni. E sono felice di quello che faccio».

Una proposta però pare sia in arrivo.

«Non temo maggiori responsabi­lità: le affrontere­i con impegno come sempre».

Come ha iniziato?

«Mi sono laureata in Giurisprud­enza a Siena, la mia città, ma avevo già la passione del giornalism­o. Forse, se mio padre non avesse insistito, avrei iniziato a lavorare senza laurearmi. E infatti i primi pezzi li ho scritti sul giornale locale. Ero ancora al liceo».

” Il servizio pubblico deve mantenere sempre un equilibrio Il rispetto del pluralismo è un obbligo previsto dal contratto di servizio

In Rai come e quando è arrivata?

«Dopo l’università, ho frequentat­o un master alla London school of Economics. E per la tesi intervista­i Giovanni Minoli, che all’epoca dirigeva Rai3 e conduceva Mixer».

Tesi su?

«Sul caso Berlusconi, erano gli anni Novanta. Minoli rimase colpito da me: mi offrì di andarlo a trovare, alla fine del mio percorso di studi. Lo feci e mi diede una chance».

Ha iniziato, quindi, in un programma di successo.

«Sì, adoravo il format dei suoi faccia a faccia. Ma ho iniziato da quella che si chiama “cucina”: facevo le ricerche, seguivo il montaggio. È la scuola della Rai. Una scuola alla quale devo moltissimo».

Altre esperienze televisive?

«Al Maurizio Costanzo show, per tre anni. Bella esperienza. Ma la Rai è casa mia».

Che pensa dell’esigenza espressa da più rappresent­anti della maggioranz­a di governo di dare agli italiani una Rai più in linea con il loro sentiment, in sostanza con il risultato elettorale?

«Penso che il servizio pubblico debba mantenere sempre un equilibrio. Il rispetto del pluralismo è un obbligo previsto dal contratto di servizio. Ci sono stati periodi in cui invece si notava uno sbilanciam­ento».

Sbilanciam­ento a favore di?

«Non c’è bisogno di fare esempi, tutti sappiamo chi sia l’editore della Rai. Però trovo un po’ ridicolo che si scandalizz­ino per il cosiddetto spoils system colleghi che magari sono dove sono proprio grazie a questo sistema. Faccio mia la frase attribuita a Ettore Bernabei: nominino due democristi­ani, un socialista, un comunista e uno bravo».

Si candida in quota bravi?

«No, no, non spetta a me dire che sono brava. Sono una che studia però, che mette testa e cuore e che tiene moltissimo al servizio pubblico».

C’è un leader politico con il quale ha confidenza?

«No, ho rapporti cordiali con ognuno di loro. Ma è lavoro. La mia vita è altro ed è a Siena, dove ho la famiglia».

Qualcuno che non è mai riuscita a intervista­re?

«Li ho intervista­ti tutti... Solo Draghi ai tempi della Bce. Quando era a Palazzo Chigi non ci abbiamo provato: interviste non ne concedeva».

 ?? ?? In ascesa Annalisa Bruchi, 53 anni, senese, attualment­e conduce Restart in seconda serata su Rai2
In ascesa Annalisa Bruchi, 53 anni, senese, attualment­e conduce Restart in seconda serata su Rai2

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy