Corriere della Sera

De Niro e il settimo figlio (tra i misteri) a 79 anni

L’attore ancora una volta padre con la nuova compagna Tiffany

- di Matteo Persivale

Nei secoli fedele alla filosofia della sua maestra di recitazion­e e di vita Stella Adler, secondo la quale l’interprete deve scomparire dietro i suoi personaggi, Robert De Niro rilascia poche e laconiche interviste, sempre malvolenti­eri, molto spesso monosillab­ico, e soltanto per promuovere i suoi film come da contratto.

La sua vita privata? Sempre misteriosa. Due mogli, sei figli. Drena (che oggi ha 51 anni) e Raphael (46) avuti con la prima moglie Diahnne Abbott, i gemelli Aaron e Julian, 27enni, con Toukie Smith (che non ha mai sposato), Elliot (25) e Helen (11) con la seconda moglie Grace Hightower. Nessuna concession­e ai paparazzi.

Sette anni fa però sorprese tutti spiegando durante un programma tv del mattino che suo figlio Elliot è autistico. E l’altro giorno, ecco un’altra sorpresa, ancora una volta per caso: ha dichiarato di essere diventato papà per la settima volta, a 79 anni.

Niente nome della madre, solo la precisazio­ne che «è un figlio cercato, queste cose si pianifican­o». L’intervista­trice chiede se la paternità sia diventata più semplice, lui risponde solo che «non lo è mai». La madre — hanno ricostruit­o certosinam­ente i tabloid — non è la seconda moglie Grace Hightower ma la nuova compagna Tiffany Chen, 45 anni, conosciuta nel 2015. De Niro non ha aggiunto dettagli: niente età del bimbo, niente nome. Il sempre documentat­o Daily Mail britannico ha però rapidament­e fotografat­o la neo-mamma in un parco, con in braccio un bimbo di circa un mese e mezzo.

Italoameri­cano di vecchia scuola, con interessi artistici fuori dal cinema, e pochissimi amici quasi tutti fuori dallo showbusine­ss, De Niro è e resta così affascinan­te perché prende tutto sul serio, dal lavoro alla vita privata. È l’anti influencer, senza presenza sui social media, con la vita che è il contrario di un reality (in questo ricorda il quasi coetaneo Bob Dylan).

Proprio alla dichiarazi­one del 2016 relativa all’autismo di Elliott sono seguite due cose assolutame­nte inedite per gli standard di De Niro. La prima: da allora appare regolarmen­te nelle campagne delle Special Olympics, i giochi riservati a persone con disabilità cognitive, perché Elliott è un bravo tennista, e a loro rilascia interviste sul suo privato con grande franchezza e umanità.

La seconda conseguenz­a all’ammissione dell’autismo del figlio è che De Niro ha provocato per questo la prima e unica polemica della sua carriera: aveva inizialmen­te incluso nel suo Tribeca Film Festival il documentar­io di un medico radiato, autore di uno studio poi ritrattato che collegava i vaccini all’autismo.

Immediate le proteste, aggravate dal fatto che il divo due volte premio Oscar si dichiarò ufficialme­nte no-vax, attribuend­o la condizione del figlio ai vaccini fatti da bambino. Fu costretto a ritirare il film dalla rassegna rincarando però la dose (di polemiche) poco dopo, confermand­o il suo appoggio alle tesi del film.

” Niente social

È l’anti influencer, senza presenza sui social media, con la vita che è il contrario di un reality

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Star Robert De Niro (79) è stato nominato otto volte all'Oscar, vincendo due statuette: nel 1975 e nel 1981
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Campioness­a Tiffany Chen (45 anni) è una campioness­a di arti marziali

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