Corriere della Sera

Milan, piano rimonta Leao e la parola chiave «Non è ancora finita»

- Carlos Passerini

Il giorno dopo è anche peggio. Oltre al contraccol­po mentale per il fragoroso k.o. nel derby di Champions, che Pioli dovrà essere bravo a gestire se vorrà rimettere in piedi il suo Milan non solo per la gara di ritorno ma anche per il finale di campionato, a complicare ulteriorme­nte la situazione c’è il ginocchio di Bennacer: dev’essere operato, stagione finita, starà fuori tre mesi. Pessima notizia: il centrocamp­ista algerino è difficile da sostituire, manca un’alternativ­a con le sue caratteris­tiche, che sappia abbinare corsa e regia, a riprova del fatto che la rosa rossonera è troppo corta e modesta per far fronte a una stagione ad alto livello, lunga cinquanta partite, su più fronti. Torniamo sempre allo stesso punto: il mercato estivo è stato un fiasco. E ora lo si paga. Un errore di pianificaz­ione che non andrà ripetuto.

Più ancora del risultato, la (non) prestazion­e di mercoledì ha messo in luce un divario enorme rispetto all’Inter, motivo per il quale risulta difficile a oggi ipotizzare realistica­mente una rimonta martedì. La verità è che i gol potevano essere anche di più. «Una prestazion­e spaventosa» è stata la sentenza spietata ma lucida di Steven Gerrard, ex Liverpool oggi opinionist­a per BR Sport. Una cosa è certa: Leao vale mezzo Milan e infatti l’altra sera è mancato moltissimo, ma da solo non basterà, se l’atteggiame­nto complessiv­o sarà quello (inaccettab­ile) del primo tempo. Giusto però non arrendersi, anche perché non sarebbe la prima volta che il Milan parte da sfavorito e riesce a sovvertire i pronostici. In fondo basta pensare alla storia dello scorso campionato: se c’era una squadra che aveva in mano lo scudetto e se l’è fatto sfuggire, era proprio l’Inter. Giusto quindi credere ancora nell’impresa.

«Non è ancora chiusa, crediamo ancora nella finale» ha messo in chiaro il presidente Paolo Scaroni, intervenut­o a un evento del Foglio. Un concetto già espresso dall’allenatore Stefano Pioli dopo la disfatta: «Possiamo ribaltare il risultato». Il tecnico rossonero, che ha le sue colpe e che ancora una volta ha perso il duello col collega Inzaghi, ormai per lui una bestia nera, oltre a preparare il rientro di Leao dovrà inventarsi qualcosa anche a livello tattico: l’Inter oggi è superiore, quindi serve un effetto sorpresa, una strategia che sparigli le carte, come avvenuto ad esempio ai quarti col Napoli. Domani a La Spezia in campionato intanto servono 3 punti: la corsa al quarto posto non aspetta.

A proposito di Rafa: l’ufficialit­à del rinnovo arriverà dopo il ritorno di Champions. L’intesa per il prolungame­nto fino al 2028 è stata l’unica buona notizia di un mercoledì per il resto da dimenticar­e. «Speriamo di recuperarl­o» ha detto Pioli dopo la partita. Tranquilli: martedì ci sarà. Con lui però ci deve essere anche il Milan, quello vero.

Bennacer kappaò L’algerino operato al ginocchio: stagione finita. Per Pioli non sarà semplice sostituirl­o

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(Getty Images) Attesa Stefano Pioli, 57 anni, a colloquio con Rafael Leao, 23 anni

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