Milan, piano rimonta Leao e la parola chiave «Non è ancora finita»
Il giorno dopo è anche peggio. Oltre al contraccolpo mentale per il fragoroso k.o. nel derby di Champions, che Pioli dovrà essere bravo a gestire se vorrà rimettere in piedi il suo Milan non solo per la gara di ritorno ma anche per il finale di campionato, a complicare ulteriormente la situazione c’è il ginocchio di Bennacer: dev’essere operato, stagione finita, starà fuori tre mesi. Pessima notizia: il centrocampista algerino è difficile da sostituire, manca un’alternativa con le sue caratteristiche, che sappia abbinare corsa e regia, a riprova del fatto che la rosa rossonera è troppo corta e modesta per far fronte a una stagione ad alto livello, lunga cinquanta partite, su più fronti. Torniamo sempre allo stesso punto: il mercato estivo è stato un fiasco. E ora lo si paga. Un errore di pianificazione che non andrà ripetuto.
Più ancora del risultato, la (non) prestazione di mercoledì ha messo in luce un divario enorme rispetto all’Inter, motivo per il quale risulta difficile a oggi ipotizzare realisticamente una rimonta martedì. La verità è che i gol potevano essere anche di più. «Una prestazione spaventosa» è stata la sentenza spietata ma lucida di Steven Gerrard, ex Liverpool oggi opinionista per BR Sport. Una cosa è certa: Leao vale mezzo Milan e infatti l’altra sera è mancato moltissimo, ma da solo non basterà, se l’atteggiamento complessivo sarà quello (inaccettabile) del primo tempo. Giusto però non arrendersi, anche perché non sarebbe la prima volta che il Milan parte da sfavorito e riesce a sovvertire i pronostici. In fondo basta pensare alla storia dello scorso campionato: se c’era una squadra che aveva in mano lo scudetto e se l’è fatto sfuggire, era proprio l’Inter. Giusto quindi credere ancora nell’impresa.
«Non è ancora chiusa, crediamo ancora nella finale» ha messo in chiaro il presidente Paolo Scaroni, intervenuto a un evento del Foglio. Un concetto già espresso dall’allenatore Stefano Pioli dopo la disfatta: «Possiamo ribaltare il risultato». Il tecnico rossonero, che ha le sue colpe e che ancora una volta ha perso il duello col collega Inzaghi, ormai per lui una bestia nera, oltre a preparare il rientro di Leao dovrà inventarsi qualcosa anche a livello tattico: l’Inter oggi è superiore, quindi serve un effetto sorpresa, una strategia che sparigli le carte, come avvenuto ad esempio ai quarti col Napoli. Domani a La Spezia in campionato intanto servono 3 punti: la corsa al quarto posto non aspetta.
A proposito di Rafa: l’ufficialità del rinnovo arriverà dopo il ritorno di Champions. L’intesa per il prolungamento fino al 2028 è stata l’unica buona notizia di un mercoledì per il resto da dimenticare. «Speriamo di recuperarlo» ha detto Pioli dopo la partita. Tranquilli: martedì ci sarà. Con lui però ci deve essere anche il Milan, quello vero.
Bennacer kappaò L’algerino operato al ginocchio: stagione finita. Per Pioli non sarà semplice sostituirlo