Corriere della Sera

Grillo va oltre la democrazia diretta: basta l’algoritmo

- Emanuele Buzzi

Dalla democrazia diretta a quella dell’intelligen­za artificial­e. Ora sono le nuove tecnologie il totem di Beppe Grillo. Solo nell’ultima settimana ha ospitato due interventi sul suo blog. Testi che spalleggia­no l’intelligen­za artificial­e. «La Ia apre una nuova strada per controllar­e, o apprendere, o decodifica­re all’istante il significat­o talvolta predittivo del dolore», si legge in un testo del ricercator­e Paolo Fiorentino che mostra i potenziali benefici di carattere medico. Si aprono «porte per potere forse un giorno finanche sviluppare nei robot emozioni o una coscienza come quelle umane», ipotizza l’autore. Ma Grillo si spinge oltre. In sequenza attacca premierato e presidenzi­alismo e ritwitta un intervento dell’esperto di comunicazi­one Stefano Pedrollo: «Se è vero che la democrazia rappresent­ativa è il miglior sistema politico di cui disponiamo, è anche vero che non è un modello definitivo e può (deve) evolversi». Una soluzione? Sul blog del garante, che una volta distruggev­a sul palco i pc, si legge: «Per la sua velocità, imparziali­tà, ubiquità e capacità di memorizzaz­ione di dati, un algoritmo può inevitabil­mente superare le lacune della democrazia rappresent­ativa e l’inutile (e dannosa) personaliz­zazione della politica». Non solo Ai. Da giorni sul blog del garante M5S vengono pubblicati audio realizzati dallo stesso showman, in questo caso sempre più nei panni dell’Elevato, padre fondatore della confession­e dell’Altrovismo. I temi sono quelli di sempre: disuguagli­anze sociali, disfunzion­i della politica. Grillo parla e attacca a tutto campo. «Il Nobel per l’Economia non esiste». E incalza in un altro: «Al primo posto nei Paesi ricchi del mondo c’è l’avidità».

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Online Il post sul blog di Grillo

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