Il G7: l’economia mondiale tiene, ma sale l’incertezza
Giorgetti: «La conferma del rating di Fitch significa che i mercati si fidano dell’Italia»
«L’economia globale ha mostrato resilienza contro molteplici choc, tra cui la pandemia, la guerra e l’inflazione». Ma «dobbiamo rimanere vigili, ed essere agili e flessibili nelle nostre politiche macroeconomiche in un contesto di accresciuta incertezza sulle prospettive economiche globali».
Mostrano un cauto ottimismo i ministri dell’Economia e delle Finanze e i governatori della Banche Centrali dei Paesi del G7, nel comunicato finale al termine del 23esimo summit in Giappone.
Stessi toni rilanciati dal governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, che ha chiosato: «Raccomanderei di essere attenti a come giudichiamo le prospettive sulle mosse future di politica monetaria, c’è un livello di incertezza molto alto». Per Visco i motivi sono molteplici, e ben noti: la guerra, la crisi energetica, la tensione con la Cina. Per il governatore «i rischi dell’economia reale cominciano ad essere sentiti e le banche sono più caute» sia in Europa che in Italia. Una condizione che comprime il credito più di quanto non stia già facendo la stretta sui tassi. In questo contesto, ha spiegato Visco, si può dire che la «dimensione dei rialzi decisi dalla Bce si sia ridotta, ma la direzione continua ad essere quella di contenere l’aumento dell’inflazione». Per Visco «la politica monetaria ha bisogno di tempo per propagarsi e la trasmissione sta avendo luogo nelle modalità attese. Poi si vedrà».
Positivo il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che commenta: «I mercati si fidano dell’Italia, come dimostra il giudizio di Fitch che alza anche le stime sul Pil all’1,2%: la politica del governo di sostegno alle famiglie può proseguire».