Corriere della Sera

Max vede solo il campo: «Dobbiamo fare il massimo»

La sfida alla Cremonese poi l’Europa League. Allegri motivatore annuncia il turnover

- Massimilia­no Nerozzi @MaxNerozzi

Arrivati a un gradino dalla finale di Europa League — con il secondo round, giovedì a Siviglia — a casa Juve si può anche dire qualche bugia bianca, a fin di bene: «Quella è importante quanto la sfida con la Cremonese», stasera all’Allianz Stadium, sottolinea Massimilia­no Allegri. Anzi, di più: «Quella più importante è quella più vicina». Lo fa per tenere connessa l’attenzione, anche se poi sarà inevitabil­e qualche pensiero all’Andalusia: non a caso, si prevede un folto impiego di pezzi di ricambio (fin qui affidabili) a partire da Perin, mentre potrebbero fare pit-stop Danilo, Alex Sandro, Cuadrado, Locatelli,

Di Maria e Vlahovic.

A maggior ragione, meglio insistere sugli animi: «Queste sono le partite più pericolose — riprende l’allenatore bianconero — nessuno regala niente, perché le gare vanno vinte sul campo». Morale: «Pensiamo solo alla Cremonese». Che poi la giustizia sportiva possa eventualme­nte cancellare tutto ciò che di buono la squadra ha fatto sul campo, in campionato, non lo riguarda: «Il morale è buono, anzi ottimo — racconta Allegri — il gol all’ultimo al Siviglia ci dà la possibilit­à di giocarci alla pari la finale. Noi dobbiamo solo cercare di ottenere il massimo. E in camlivello pionato vogliamo difendere il secondo posto». Parafrasan­do un po’ le parole di John Elkann — che pure si riferiva alla situazione generale — non è questione di problemi, ma di soluzioni: «Tutto ciò che ci è successo, e ce ne sono capitate tante — ragiona il tecnico della Juve — lo abbiamo trasformat­o in opportunit­à: non dobbiamo disperdere energie pensando alle cose esterne, perché su questo non possiamo farci niente».

Ormai Madama s’è abituata a combattere contro tutto e tutti: «Questo contesto ci dà solamente energia — continua Allegri — come il fatto di dover fare cose importanti a mentale dopo un’annata così. Non ci siamo mai lamentati, anche su fatti oggettivi. Dobbiamo concentrar­ci su quanto c’è da fare sul campo, altrimenti ci sarebbe un dispendio importante di energie». Conclusion­e: «Per ora bisogna solo arrivare al 4 giugno nelle migliori condizioni, cercando di conquistar­e la finale di Europa League e di restare tra i primi quattro in campionato». Dopodiché, «le altre decisioni sono solo della società, dal direttore sportivo ai giocatori». E pure lì, l’agenda appare fitta.

La carica

«Il contesto esterno ci dà energia, non ci siamo mai lamentati per non disperderl­a»

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Massimilia­no Allegri (LaPresse)
Attesa Massimilia­no Allegri (LaPresse)
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