La patologia e i trattamenti che oggi sono disponibili
La sclerosi multipla è una patologia autoimmune infiammatoria demielinizzante che colpisce il sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale). Le cellule del sistema immunitario, per ragioni ancora sconosciute, attaccano la guaina esterna delle cellule nervose, cioè la mielina. Questa perdita altera la capacità dei nervi nella conduzione degli impulsi elettrici, causando danni alle reti neurali e quindi a tutto l’organismo, e alla sua capacità di movimento. Nonostante i notevoli passi avanti compiuti dalla ricerca al momento non esiste una terapia definitiva. Oltre ai farmaci utilizzati a seconda delle diverse fasi della malattia, sono indicati sport e riabilitazione. Per aiutare le persone con sclerosi multipla nel percorso di riabilitazione sia fisica sia cognitiva, sono sempre di più gli strumenti che la tecnologia mette a disposizione e sempre più efficaci, come cominciano a certificare i primi studi che comparano la riabilitazione tradizionale con quella svolta con l’ausilio della tecnologia. Si tratta di pedane che aiutano a mantenere l’equilibrio. Sensori che danno un feedback continuo sulla posizione del tronco e degli arti. Ma anche: realtà virtuale e immersiva, videogiochi che guidano negli esercizi, telemedicina e telecontrollo.
Se ne è parlato al recente Congresso del Network Europeo Rehabilitation in Multiple Sclerosis (Rims), in collaborazione con i Aism, Università di Genova e Istituto Italiano di Tecnologia. «Le tecnologie, ormai, sono coinvolte in tutte le fasi del percorso di cura e riabilitazione delle persone con sclerosi multipla», spiega Andrea Tacchino, ricercatore della Fondazione italiana sclerosi multipla «e si stanno dimostrando molto efficaci, ad esempio, per valutare la severità della malattia».