Corriere della Sera

La militanza green di Benedetta Gori divide mamma e papà

Cristina Parodi: fiera. Il sindaco dubbioso

- Pietro Tosca

BERGAMO Torna sotto i riflettori il movimento ambientali­sta Extinction Rebellion. Ieri, all’aeroporto di Torino Caselle, sono stati bloccati e denunciati dalla polizia 12 attivisti mentre cercavano di raggiunger­e l’area dei jet privati per mettere in atto una delle azioni dimostrati­ve che hanno reso famoso il movimento. Da una loro costola è nato il gruppo «Ultima generazion­e» che nei mesi scorsi ha preso di mira monumenti e opere d’arte. Un modus operandi che volutament­e punta a polarizzar­e l’opinione pubblica e divide le famiglie.

Lo sa bene il sindaco di Bergamo Giorgio Gori che dissente dall’attivismo della figlia Benedetta. A rivelarlo nei giorni scorsi lo stesso Gori intervenut­o a Treviglio a una rassegna cinematogr­afica in cui si proiettava il documentar­io che racconta la nascita di Extinction Rebellion.

«Benedetta partecipa alle iniziative del movimento — ha spiegato il primo cittadino durante il dibattito pubblico con un esponente del gruppo ambientali­sta — e quando le ho detto che sarei venuto a discuterne si è molto accesa. Voleva sapere cosa avrei detto e io ero molto combattuto». Padre e figlia, infatti, hanno idee diverse. Benedetta vive a Londra dove lavora come ricercatri­ce all’orto botanico e, a fine aprile, è scesa in piazza nelle quattro giornate promosse da Extinction Rebellion sfilando con altre 60 mila persone in difesa della biodiversi­tà esibendo un cartello con la scritta «Make botany sexy again». Un happening colorato che però non è riuscito ad attrarre l’attenzione dei media come era successo in passato. Così il movimento ambientali­sta, dopo aver annunciato di rinunciare alle azioni di disobbedie­nza civile, ha cambiato nuovamente rotta tornando sui suoi passi.

«Non condivido quel modo di fare attivismo — ha detto Gori, che ieri non ha voluto tornare sull’argomento —. Apprezzo l’impegno dei giovani nato sulla scia di Greta Thunberg, ma sebbene sia un modo d’agire non violento, talvolta imbratta i monumenti e porta gli attivisti in manifestaz­ione solamente per farsi arrestare. Non sono convinto che questo crei il consenso che è fondamenta­le in democrazia. Il radicalism­o non è detto che porti risultati».

Extinction Rebellion, però, non divide solo padre e figlia ma anche moglie e marito. Almeno così parrebbe leggendo il post pubblicato su Instagram da Cristina Parodi nei giorni della manifestaz­ione londinese.

«Sono fiera di Benedetta — scriveva — e di questa generazion­e che non si arrende all’ottusità dei governi sulle tematiche ambientali­ste e al fallimento delle politiche inglesi per fronteggia­re l’emergenza climatica ed ecologica. Sono rimasta colpita dalle immagini di questi ragazzi, sorridenti eppure agguerriti, nel far sentire la loro voce su tematiche che dovrebbero stare a cuore a tutti e che invece molto spesso sono ignorate dai grandi della terra. Credo che sia arrivato il momento di imparare da loro a salvare il pianeta».

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La figlia del sindaco di Bergamo, ricercatri­ce all’orto botanico di Londra, mostra uno striscione durante una manifestaz­ione del movimento «Extinction Rebellion»
A Londra La figlia del sindaco di Bergamo, ricercatri­ce all’orto botanico di Londra, mostra uno striscione durante una manifestaz­ione del movimento «Extinction Rebellion»

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