«Crocevia», storie di musica che raccontano Milano
Da mercoledì il ciclo promosso da Società del Quartetto e Fondazione Corriere con l’università Statale
In oltre 150 anni di storia, la Società del Quartetto di Milano, fondata nel 1864 da Arrigo Boito, Tito Ricordi e da un gruppo di altri protagonisti della vita culturale milanese, ha di fatto contribuito a riscrivere la storia della musica (cameristica e sinfonica) d’italia. E il «Quartetto» (oggi presieduto da Ilaria Borletti Buitoni), questa passione e questa conoscenza della musica le ha condivise attraverso eventi di rilievo assoluto come la prima esecuzione (in Italia) della Nona Sinfonia di Beethoven (18 aprile 1878) o la «prima» (a Milano) della Passione secondo Matteo di Bach (22 aprile 1911).
Crocevia musicali. Parole, immagini e suoni per ripensare Milano, il nuovo progetto realizzato dalla Società del Quartetto e dalla Fondazione Corriere della Sera in collaborazione con l’università degli Studi di Milano, parte proprio dalla volontà di ricordare (e di rimettere in discussione) eventi chiave avvenuti al Quartetto tra la fine dell’ottocento e i primi del Novecento, espressione di quella borghesia illuminata ambrosiana (di cui lo stesso «Corriere» era simbolo) che sempre più stava allargando il proprio orizzonte. Eventi che avrebbero fatto del Quartetto una delle istituzioni musicali ancora oggi più prestigiose d’europa.
Il programma dei Crocevia musicali è articolato in quattro appuntamenti tutti moderati da Alessandro Cannavò (caporedattore del «Corriere della Sera») che si terranno a Milano nella Sala Buzzati del «Corriere» (17 e 18 maggio, 14 e 28 giugno, alle 18) e che potranno essere seguiti in diretta streaming sul sito del corriere.it. Il 17 maggio, nel primo dei quattro appuntamenti si parlerà proprio della prima italiana della Nona di Beethoven, un evento che avrebbe riscosso tale successo da dover far aggiungere, alle due esecuzioni per i soci del Quartetto, anche una gratuita al Teatro Carcano.
Secondo lo schema scelto, momenti di dibattito e di divulgazione si alterneranno a performance musicali e letture teatrali: attorno alla Nona, che nel 2024 festeggerà i suoi primi duecento anni di vita, dialogheranno così il filosofo Markus Ophaelders e il musicologo Emilio Sala mentre Bruno Canino e Antonio Ballista eseguiranno la versione per piano del Quarto movimento della Sinfonia e Federica Fracassi l’inno alla gioia di Schiller usato da Beethoven come testo del coro finale.
«Non una macchina del tempo, ma un concerto nel tempo che celebra l’universalità e l’immortalità della musica — spiega il presidente della Fondazione Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli —, ridando vita a momenti significativi della storia della musica attraverso un viaggio negli archivi storici di due istituzioni milanesi».
Un modo — secondo Biagio Scuderi, ideatore del progetto e responsabile marketing comunicazione e progetti speciali del Quartetto — «per valorizzare il nostro archivio storico, consapevoli dei molteplici grumi di memoria che rimangono in attesa di essere riletti e rimessi in discussione».
Dopo Beethoven, il 31 maggio toccherà alla prima esecuzione del Quartetto d’archi di Giuseppe Verdi dopo la sua morte (13 marzo 1901), riletta da Emilio Sala, dallo storico dell’economia Stefano Baia Curioni, attraverso la performance musicale del Quartetto del Conservatorio di Milano e le letture di Frederica Fracassi. A seguire (il 14 giugno) toccherà al primo concerto della grande clavicembalista Wanda Landowska in Italia (era il 24 marzo del 1905) re-interpretato da Emilio Sala, dallo storico dell’architettura Luca Molinari, dalle musiche eseguite da Amaya Fernández Pozuelo. A chiudere i Crocevia, il 24 giugno, la filosofa Ilaria Gaspari dialogherà su Gabriel Fauré a Milano (23 febbraio 1908) con Emilio Sala, la musica del duo vocale da camera Vansìsiem, le letture degli attori della scuola di Teatro Paolo Grassi.
Quattro pomeriggi Ogni incontro rievoca un episodio chiave della storia della Società del Quartetto
A confronto
La formula prevede performance di grandi interpreti alternate a momenti di dibattito