«Elettronica e tarantelle per incuriosire i più giovani»
Agiudicare dal nome potrebbe sembrare uno dei tanti progetti di riscoperta della tradizione partenopea, ma in realtà Il Tesoro di San Gennaro è molto di più. Frutto della creatività di Salvio Vassallo (produttore, batterista pop, compositore) e Valentina Gaudini (cantante e allieva del maestro Murolo), si concentra sulla musica italiana di ricerca, in particolare su perle dimenticate o trascurate.
«Abbiamo cominciato anni fa con una rielaborazione delle folk songs di Luciano Berio, poi siamo passati a un progetto su Monteverdi — racconta Vassallo —. La nostra ambivero zione è lavorare su materiale antico per renderlo fruibile ai giovani, dandogli una veste nuova e un suono diverso». E in effetti nel loro ultimo album Amore e guerra c’è davdi tutto: arie di Giovanni Battista Pergolesi, tarantelle di Roberto De Simone, canzoni popolari, con sonorità così elettroniche e all’avanguardia da trasformarle in un prodotto futuristico adatto ai grandi festival internazionali.
Il focus su Napoli è dovuto non solo al fatto che Vassallo e Gaudini, coppia anche nella vita, sono cresciuti lì e ci abitano tuttora con i loro tre figli, ma anche all’importanza storica e musicologica della città. «Nel ’500 le villanelle alla napoletana erano molto diffuse in tutta Europa, tanto che i maggiori interpreti e compositori erano belgi e olandesi — spiega Vassallo —. Scrivevano proprio in napoletano: per una serie di vicissitudini politiche non è diventato la lingua nazionale, ma ai tempi la nobiltà europea lo parlava correntemente per dialogare con i Borbone».
I loro brani nascono da uno studio attento e filologico, condividendo spunti e idee nello studio di registrazione che hanno in casa. «Il nostro gusto musicale si è formato con ascolti eclettici e da tutto il mondo, ci ispiriamo a vicenda», dice Gaudini, sottolineando però che nonostante ambiscano a confezionare un prodotto colto «non ci sentiamo in contrapposizione con il pop di oggi. Sta emergendo un nuovo genere, la musica social, che cattura l’attenzione in pochi secondi di melodia su Tiktok. Va benissimo così, ma cerchiamo di dare un’alternativa all’ascoltatore».
Anche grazie all’intelligenza artificiale, valido ausilio alla creazione dei videoclip del Tesoro di San Gennaro, opera dello stesso Vassallo. «La nuova frontiera sta nei prompt, ovvero negli ordini che l’artista dà all’intelligenza artificiale. La sua abilità sta nell’immaginare, la macchina fa il resto. Sarà una rivoluzione paragonabile soltanto a quella industriale».