Corriere della Sera

Il Toro si rilancia e sogna, con Vasic agguanta l’8° posto

Dominio del campo a Verona, Juric non si accontenta: «Dobbiamo arrivare più in alto possibile»

- DAL NOSTRO INVIATO Mirko Graziano

«Mi sto divertendo da matti. Vedo talento, gioco, linee di passaggio... Dobbiamo solo segnare di più». Ivan Juric celebra così l’8ª vittoria in trasferta del suo Toro in questo campionato, la terza consecutiv­a senza subire reti (non accadeva dal 1970). Tre punti pesanti verso quell’ottavo posto che potrebbe ancora regalare prospettiv­e europee. Nella tana del Verona, la gara la decide Vlasic al tramonto della prima frazione: fucilata mancina da oltre 20 metri.

Successo di misura in campo, ma se fossimo stati su un ring l’arbitro avrebbe pensato più volte al k.o. tecnico. Squadre a specchio, uno contro uno ovunque, duelli quasi tutti vinti dai granata. Lotta impari soprattutt­o in mezzo al campo, con Ricci e Ilic su livelli impression­anti, sia tatticamen­te sia tecnicamen­te.

Verona scarico, poco lucido, nemmeno troppo cattivo, anche se condiziona­to dagli infortuni: k.o. via via Magnani, Dawidowicz, Verdi e Duda. La banda Juric ha comunque controllat­o e gestito la gara dal primo all’ultimo minuto, sprecando la solita buona dose di grandi occasioni. In particolar­e, clamorose nella ripresa quelle di Ricci (magico controllo volante e tocco sotto a lato di un niente da 10 metri), due volte Singo (prima stoppato da Montipò e poi impreciso, sempre a due passi dalla porta avversaria) e Pellegri (diagonale secco neutralizz­ato da Montipò).

Manca oltretutto un rigore: fallo netto di Faraoni su Ilic a metà primo tempo. Il Verona è invece tutto in due tiri da fuori di Tameze e Cabal (Milinkovic respinge senza affanni), e nel contropied­e sprecato da Braaf al 90’ (tiro senza senso dal limite dell’area con mille altre soluzioni possibili). A fine partita, gialloblù travolti dai fischi e invitati dalla propria gente a darsi una mossa. A partire dalla trasferta di Bergamo.

«Di certo, non ci possiamo permettere di buttare via tutto quello che è stato fatto finora», dice Zaffaroni. Juric mette intanto nel mirino la Fiorentina, «scontro diretto» domenica prossima: «Bruciano i due punti persi col Monza, perché c’erano due rigori — dice —. Apprezzo Italiano e la sua squadra, ma noi ora vogliamo arrivare più in alto possibile: non dobbiamo lasciare nulla per strada...».

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Attaccante Nikola Vlasic (Lapresse)

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