La Motogp ha perso i freni Bagnaia e Vinales come sul ring
La rissa poi il chiarimento ma gli animi restano caldi. Tris Ducati, Bezzecchi 1°
A muso duro, coperti dai caschi come guerrieri medievali, gli animi infiammati dall’adrenalina della gara. La rissa fuori programma, dopo l’incidente che ha coinvolto Bagnaia e Vinales, si spiega solo con la reazione a caldo che li ha messi di fronte, nella ghiaia di Le Mans. Ciascuno con le proprie ragioni, e con il rammarico per l’occasione sciupata.
L’episodio cruciale, che ha scatenato le scintille, è successo al quinto giro: Vinales passa all’interno di Bagnaia e rialzando la moto per la curva immediatamente successiva, si trova il pilota della Ducati alla sua destra. Inevitabile lo scontro. Anche fisico, con qualche schiaffo, fatto raro nel Motomondiale. Entrambi sono considerati due modelli di fair play e la direzione corsa ne ha tenuto conto nel valutare l’episodio come incidente di gara. «Ho passato Pecco e sono finito un po’ largo — la versione di Vinales —, nel cambio di direzione lui era lì, pensavo mi lasciasse più spazio, invece ci siamo toccati». Per poi aggiungere, forse pensando alla tragedia del cugino Dean Berta Vinales, scomparso in una gara della Supersport due anni fa. «Dobbiamo calmarci. Di questo passo non arriviamo a fine stagione e invece dobbiamo essere d’esempio per i giovani».
Dello stesso tenore le parole di Bagnaia. «È stato chiaramente un incidente di gara, sfortunato, ma evitabile da parte di entrambi. Lui mi ha passato un po’ largo, io ero nella mia traiettoria. Due traiettorie giuste che si sono incontrate nel posto sbagliato». Il ducatista, lì per lì non ha gradito la reazione dello spagnolo. «Non mi è piaciuta, ma lo spavento ti rende aggressivo». Poi il gesto di pace: «L’ho visto camminare e ci siamo fermati con lo scooter per dargli un passaggio». Quindi la stretta di mano.
Nessuno strascico e nessuna sanzione — giusto così, finalmente una decisione giusta dopo le tante polemiche sulle penalizzazioni di questo Mondiale — ma lo sconforto resta. Si leggeva nello sguardo del campione del mondo, che ha lasciato il circuito zoppicante per una sospetta distorsione alla caviglia, e per i punti lasciati nella ghiaia del circuito Bugatti.
Terzo zero in cinque gare, Bagnaia rimane al comando, ma per un punto risicato sull’amico Bezzecchi, protagonista inatteso della corsa. Il pilota della Ducati del team Mooney VR46 ha attaccato pancia a terra e ha liquidato senza grosse difficoltà Marc Marquez e Martin (oltretutto, dopo aver ceduto una posizione per un sorpasso giudicato troppo generoso ai danni del pilota Honda, il quale poi è caduto) prima d’involarsi da solo verso il traguardo. Il suo compagno di squadra, Marini, è invece scivolato, coinvolgendo l’incolpevole Alex Marquez. Quanti incidenti a Le Mans.