Corriere della Sera

La Motogp ha perso i freni Bagnaia e Vinales come sul ring

La rissa poi il chiariment­o ma gli animi restano caldi. Tris Ducati, Bezzecchi 1°

- Paolo Lorenzi

A muso duro, coperti dai caschi come guerrieri medievali, gli animi infiammati dall’adrenalina della gara. La rissa fuori programma, dopo l’incidente che ha coinvolto Bagnaia e Vinales, si spiega solo con la reazione a caldo che li ha messi di fronte, nella ghiaia di Le Mans. Ciascuno con le proprie ragioni, e con il rammarico per l’occasione sciupata.

L’episodio cruciale, che ha scatenato le scintille, è successo al quinto giro: Vinales passa all’interno di Bagnaia e rialzando la moto per la curva immediatam­ente successiva, si trova il pilota della Ducati alla sua destra. Inevitabil­e lo scontro. Anche fisico, con qualche schiaffo, fatto raro nel Motomondia­le. Entrambi sono considerat­i due modelli di fair play e la direzione corsa ne ha tenuto conto nel valutare l’episodio come incidente di gara. «Ho passato Pecco e sono finito un po’ largo — la versione di Vinales —, nel cambio di direzione lui era lì, pensavo mi lasciasse più spazio, invece ci siamo toccati». Per poi aggiungere, forse pensando alla tragedia del cugino Dean Berta Vinales, scomparso in una gara della Supersport due anni fa. «Dobbiamo calmarci. Di questo passo non arriviamo a fine stagione e invece dobbiamo essere d’esempio per i giovani».

Dello stesso tenore le parole di Bagnaia. «È stato chiarament­e un incidente di gara, sfortunato, ma evitabile da parte di entrambi. Lui mi ha passato un po’ largo, io ero nella mia traiettori­a. Due traiettori­e giuste che si sono incontrate nel posto sbagliato». Il ducatista, lì per lì non ha gradito la reazione dello spagnolo. «Non mi è piaciuta, ma lo spavento ti rende aggressivo». Poi il gesto di pace: «L’ho visto camminare e ci siamo fermati con lo scooter per dargli un passaggio». Quindi la stretta di mano.

Nessuno strascico e nessuna sanzione — giusto così, finalmente una decisione giusta dopo le tante polemiche sulle penalizzaz­ioni di questo Mondiale — ma lo sconforto resta. Si leggeva nello sguardo del campione del mondo, che ha lasciato il circuito zoppicante per una sospetta distorsion­e alla caviglia, e per i punti lasciati nella ghiaia del circuito Bugatti.

Terzo zero in cinque gare, Bagnaia rimane al comando, ma per un punto risicato sull’amico Bezzecchi, protagonis­ta inatteso della corsa. Il pilota della Ducati del team Mooney VR46 ha attaccato pancia a terra e ha liquidato senza grosse difficoltà Marc Marquez e Martin (oltretutto, dopo aver ceduto una posizione per un sorpasso giudicato troppo generoso ai danni del pilota Honda, il quale poi è caduto) prima d’involarsi da solo verso il traguardo. Il suo compagno di squadra, Marini, è invece scivolato, coinvolgen­do l’incolpevol­e Alex Marquez. Quanti incidenti a Le Mans.

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L’incidente A Le Mans Vinales e Bagnaia si toccano e finiscono a terra. Fra il pilota dell’aprilia e il ducatista volano spinte e manate, gli addetti del circuito li dividono
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 ?? ?? Opportunis­ta Marco Bezzecchi, 24 anni: aveva vinto il Gp di Argentina. Il bis è arrivato in Francia a Le Mans (Afp)
Opportunis­ta Marco Bezzecchi, 24 anni: aveva vinto il Gp di Argentina. Il bis è arrivato in Francia a Le Mans (Afp)

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