Ad Ancona lo storico sorpasso Il centrosinistra deve inseguire
Il centrodestra per la prima volta davanti Silvetti in vantaggio nel ballottaggio con Simonella
Il grande sogno per ora è sfumato ma l’avvocato Daniele Silvetti, 49 anni, maschera bene la delusione: «Volevamo dare la spallata già al primo turno ma non ci siamo riusciti, ora al ballottaggio sarà una sfida alla baionetta. Perciò parleremo alla città, ci confronteremo sui temi, in giro c’è grande aria di cambiamento e lo dimostrano i numeri, siamo nettamente avanti al centrosinistra». Lui, pur di Forza Italia, conosce Giorgia Meloni dai tempi del Fronte della Gioventù e avrebbe voluto vincere al primo turno per dare alla premier questa soddisfazione, espugnare Ancona, il fortino rosso, e completare così la filiera del centrodestra nelle Marche: dopo la Regione (con Francesco Acquaroli nel 2020) anche il capoluogo. Ma non c’è riuscito, per diventare sindaco Silvetti dovrà battere al ballottaggio Ida Simonella, 55 anni, l’assessore al porto, erede designata di Valeria Mancinelli, World Mayor Prize 2018, la sindaca uscente, entrambe pd di area Bonaccini. Ma la segretaria Elly Schlein è venuta comunque a tirare la volata a pochi giorni dal voto. Simonella che pur senza ammetterlo temeva la batosta, è sollevata: «Abbiamo scongiurato la loro vittoria al primo turno, a cui Meloni teneva tanto, visto che qui ad Ancona è venuta già due volte in pochi mesi. Ora lavoreremo per ribaltare il risultato. La speranza è che finisca come a Udine, con una bella vittoria del centrosinistra in contropiede».
E già si fanno i conti. Il più deluso è l’ingegner Enrico Sparapani, 50 anni, il candidato sindaco M5S (niente accordo col Pd): «Sono stato abbattuto dal fuoco amico», sorride amaro, pensando alle divisioni tremende all’interno del suo partito proprio alla vigilia del voto, che gli sono costate una percentuale davvero irrisoria. «Sono sceso in campo nell’ultimo mese e mezzo, che potevo fare di più? È andata malissimo — sospira — ma non credo sia stata solo colpa mia. Adesso, col 3 per cento, non potremo rappresentare neppure l’ago della bilancia». Silvetti, invece, punterà a convincere a votare per lui gli altri tre candidati: Marco Battino («Lui è di destra — dice — viene da Azione universitaria e ha guidato una lista civica fatta solo di giovani») ma anche il verde Roberto Rubegni («Gli ricordo di aver firmato 4 punti su 5 del programma di Italia Nostra»), ma sopratutto Francesco Rubini, avvocato di 32 anni, da 10 in consiglio comunale e referente a suo dire «di tutta la sinistra fuori dal Pd». Lui sì che potrebbe rivelarsi l’ago della bilancia con quasi il 6 per cento e infatti non si nasconde: «No alle grandi navi da crociera nel porto storico, riaprire la stazione ferroviaria di Ancona Marittima, Ztl in centro. Chi ci sta si faccia avanti».
” Volevamo dare la spallata già al primo turno, sarà una sfida alla baionetta C’è grande aria di cambiamento Daniele Silvetti
” Abbiamo scongiurato la loro vittoria Lavoreremo per ribaltare il risultato La speranza è che finisca come a Udine
Ida Simonella