«Ora ci siamo in tutte le partite Gli elettori M5S voteranno per noi»
Baruffi (Pd): le opposizioni unite possono mettere in difficoltà la destra
Davide Baruffi, responsabile enti locali del Pd, qual è il primo bilancio di queste elezioni?
«Intanto vorrei sottolineare la vittoria di Brescia, che mi fa molto piacere».
Ma era già amministrata da voi.
«Certo, con un sindaco che aveva fatto benissimo, ma avevamo una nuova candidata, Laura Castelletti, e soprattutto il centrodestra aveva schierato tutto il suo stato maggiore per conquistare questa città».
Ad Ancona, però, andate al ballottaggio e per la prima volta il centrodestra potrebbe conquistare quella città.
«Io resto fiducioso, anche perché la nostra offerta elettorale lì ha un potenziale espansivo più forte di quella del centrodestra. Non dimentichiamoci che i 5 Stelle non erano in coalizione con noi».
Poi c’è la Toscana, a Pisa il centrodestra mantiene le posizioni, a Siena invece andate al ballottaggio in vantaggio.
«Già. E a Pisa eravamo alleati con i 5 Stelle... A Siena, dove non ci siamo presentati con loro, siamo comunque speranzosi di chiudere con il segno più».
Però ora puntate sui ballottaggi. Quindi fate affidamento sul voto dei 5 Stelle...
«Io ritengo che sia quasi fisiologico che gli elettori del M5S votino per noi. E comunque ai ballottaggi ci si rivolge ai cittadini più che ai partiti».
Resta il dato dell’astensionismo, che aumenta di elezione in elezione.
«Il calo nell’ordine di due punti rispetto alle scorse amministrative di un’elezione che ha avuto copertura mediatica nazionale quasi pari a zero dimostra che comunque non c’è stato il crollo degli elettori che si paventava ancora due giorni fa. Dopodiché è chiaro che dobbiamo tenere conto di questo fenomeno: quello delle astensioni resta il primo partito italiano».
A Vicenza Giacomo Possamai è riuscito ad andare al ballottaggio senza l’appoggio del Movimento 5 Stelle.
«E a Vicenza potremmo vincere al secondo turno».
Quindi si può dire che sulle amministrative c’è stato un effetto Schlein?
«Per carità, non lo direbbe nemmeno lei, ma non si può non notare che il Pd che veniva da sconfitte elettorali pesanti ora ha riaperto la partita. Capisco che l’attenzione sia focalizzata sui capoluoghi ma noi stiamo riconquistando dopo anni tantissimi altri Comuni. La verità è che vincono le alchimie territoriali. Merito dei candidati e delle alleanze che sono state costruite nei territori. Oggi si apre uno scenario anche per il futuro: se le opposizioni trovano la forza di convergere la loro capacità espansiva può mettere in difficoltà il centrodestra».