Secondo turno a Siena e a Massa A Pisa battaglia all’ultimo voto
Il centrodestra in vantaggio in due dei tre capoluoghi dove governava Nella città del Palio scontro sul filo con la candidata della sinistra
Ballottaggi sicuri a Siena (nella città del Palio sarà eletta per la prima volta un sindaco donna) e a Massa, dove il centrodestra si è spaccato presentando due candidati. Mentre a Pisa tra il sindaco uscente Michele Conti, 53 anni, vicino alla Lega e lo sfidante del centrosinistra Paolo Martinelli, tutto si deciderà nella notte e all’ultimo voto.
Ma il lentissimo spoglio delle schede toscane ha riservato anche inattese sorprese e qualche curiosità. È accaduto nei municipi più piccoli. Come la vittoria a Laterina Pergine, il comune natale della ex ministra e oggi esponente di Italia viva, Maria Elena Boschi, dove è stato il candidato di centrodestra, l’ingegnere Jacopo Tassini, a vincere con quasi il 58% sul rivale di centrosinistra. All’Isola di Capraia, provincia di Livorno, invece il neo primo cittadino Lorenzo Renzi ha vinto per un solo voto (268 i cittadini alle urne) spodestando dalla poltrona la sindaca Marida Bessi.
Dunque in almeno due dei tre capoluoghi di provincia al voto saranno i ballottaggi a decidere se il centrodestra avrà confermato la vittoria di cinque anni fa oppure se è iniziata una rimonta da parte del centrosinistra. Che a Pisa si è presentato con il partito guida, il Pd, alleato dei Cinque Stelle: una sorta di laboratorio, un campo lungo che però, da una prima analisi dei voti avrebbe premiato più i dem (primo partito della città con circa il 24%) che i pentastellati più che dimezzati (con poco più del 3%) rispetto alle precedenti Amministrative. Sul fronte del centrodestra a brillare è stata la lista civica di Michele Conti (il sindaco uscente ieri sera era in testa alle soglie del 50%) che, con quasi il 15%, si è attestata al secondo posto dietro Fratelli d’Italia (17%), battendo Lega (12,2) e altre liste civiche.
Il candidato del centrosinistra Paolo Martinelli, 39 anni, già presidente delle Acli, si è fermato al 41,4%, un risultato che, se ci dovesse essere il ballottaggio, potrebbe far sperare anche in una remuntada con una vittoria finale, magari con l’appoggio della sinistra radicale di Francesco Auletta e di altre liste civiche.
Anche a Siena dopo la tempesta del Monte dei Paschi e la vittoria impensabile solo pochi mesi prima del centrodestra nel 2018 con Luigi De Mossi, alfiere di Lega, FdI e FI è tornata l’incertezza politica. Il sindaco uscente ha deciso non solo di non candidarsi ma di appoggiare il candidato del Terzo polo (22,6%), impoverendo così la già un po’ traballante compagine.
I risultati, ancora non definitivi, davano ieri sera la candidata del centrodestra Nicoletta Fabio, 61 anni, professoressa di italiano, che all’ultimo ha sostituito il candidato ufficiale Emanuele Montomoli,
non gradito da Giorgia Meloni per la sua appartenenza alla massoneria, in leggero vantaggio (29,8% contro 29,1) sull’avversaria del centrosinistra, Anna Ferretti, 71 anni, già assessore ed esponente della Caritas .
Ingarbugliata la situazione a Massa nel centrodestra. Il primo turno se lo è aggiudicato il sindaco uscente. Francesco Persiani (a tarda sera era 34,8%) mentre il candidato del centrosinistra Enzo Romolo Ricci ha incassato il 30,2% dei consensi. Ma c’è anche un terzo candidato di FdI (che dopo averlo votato al primo mandato ha sfiduciato Persiani): si chiama Marco Guidi e ha superato il 20% e dunque sarà decisivo nel ballottaggio.
L’asse giallorosso
L’alleanza tra Pd e M5S si sperimentava a Pisa con l'ex presidente delle Acli Martinelli