Emanuele Filiberto: «Avvelenati i miei calciatori»
È presidente del Real Aversa, retrocesso dalla D. La replica del Ragusa: «Lo quereliamo»
«Non mi fermo, andrò fino in fondo a questa storia. Ho già allertato i miei legali e scritto una nota al ministro dello Sport. C’è stato un attacco alla mia squadra di calcio e ai miei giocatori, finiti in ospedale avvelenati, alla città di Aversa e anche a me». Sono molto decisi i toni del principe Emanuele Filiberto. L’erede di casa Savoia è proprietario del Real Aversa — squadra che ha acquisito attraverso La Casa Reale Holding Spa ad aprile, la seconda formazione calcistica rilevata in Campania dopo il Savoia di Torre Annunziata — e lancia una accusa pesante che ruota intorno all’intossicazione che ha colpito tutti i suoi giocatori.
«La squadra doveva disputare una partita fondamentale contro il Ragusa — ricorda il principe — e da giovedì era nella città siciliana. L’incontro avrebbe deciso la permanenza in serie D per l’una o l’altra formazione. Ebbene, al di là del fatto che partite così importanti andrebbero disputate in campo neutro, la squadra era in ritiro da giovedì a Ragusa, in un quattro stelle. Da sabato pomeriggio i ragazzi hanno incominciato ad accusare i primi violentissimi malori, vomito e dissenteria, e si sono recati al pronto soccorso di zona dove si sono trovati di fronte sanitari che hanno cercato di minimizzare la cosa rimandandoli in albergo. Sanitari fra i quali c’era anche una dottoressa che il giorno dopo hanno ritrovato in panchina, come medico sociale del Ragusa».
Nazario Matachione, dirigente dell’Aversa aveva chiesto di rinviare la partita. «È stato tutta la notte di sabato al telefono con l’avvocato Barbiero, capo del dipartimento interregionale di calcio, ma si è trovato di fronte ad un secco diniego — ricorda Emanuele Filiberto —. Se non fossimo scesi in campo avremmo perso a tavolino. E così abbiamo cercato di mettere in sesto i giocatori che, pieni di farmaci, eroicamente hanno disputato la gara. Abbiamo perso 6 – 0, ma spero che ora si faccia chiarezza e giustizia. Abbiamo già provveduto a denunciare la struttura che ci ha ospitato, ed ora faremo subito reclamo per far ripetere la partita e denunceremo tutto alla Procura federale. Intanto ho disposto una serie di analisi per capire cosa ha avvelenato i ragazzi».
Il Presidente del Ragusa Giuseppe Trapani ha dato mandato ai suoi avvocati per querelare Emanuele Filiberto «per le gravissime affermazioni che riteniamo inaccettabili
Ho acquistato il Savoia e l’Aversa per portare avanti valori precisi
Emanuele Filiberto di Savoia
e deliranti. Il proprietario del Real Aversa lascia intendere che vi sia stato addirittura una sorta di complotto ordito dal Ragusa calcio con parole infamanti e offensive».
Emanuele Filiberto punta il dito contro quello che definisce «un certo malcostume, radicato soprattutto al Sud, che appanna il calcio. Avrei accettato la retrocessione, ma in base al giudizio del campo, di una partita giusta, sana, bella. Se ho acquisito il Savoia e l’Aversa e sto creando una academy è proprio per portare avanti dei valori. Aspetto i risultati degli accertamenti, ma dobbiamo convenire sul fatto che questa è una strana storia, sulla quale è arrivata, dall’ospedale di Salerno dove infine i miei ragazzi sono stati ricoverati sulla strada del ritorno, una segnalazione ai Nas di Ragusa».