Corriere della Sera

«Djoko bussò alla mia roulotte e diventammo subito amici»

- A. Full.

«Djokovic? L’ho conosciuto così: facevo il primo varietà su Sky e a un certo punto lui venne ospite proprio a Sky...». Ore 12 di ieri, su Rai Radio 2 va in onda Non è un paese per giovani, striscia di approfondi­mento, dal lunedì al venerdì, condotta dai giornalist­i Tommaso Labate e Massimo Cervelli. Come sempre, è ospite Fiorello. Che cita l’intervista di ieri sul Corriere (foto sotto), data da Nole Djokovic ad Aldo Cazzullo. «Sì, Nole ha parlato di me molto bene... stiamo cercando di portarlo a Viva Rai2! ma è difficile perché a uno sportivo, a quei livelli, se gli rompi il ritmo, gli rompi il quotidiano, gli distruggi non un match, ma tutti gli Internazio­nali. Loro sono come orologi, a quei livelli: devono dormire sino alle 9 e 30 perché poi alle 10 hanno quello, alle 11 hanno quell’altro, poi c’è il match... ma io posso dirgli vieni qui alle 6.15 a giocà con Casciari?». A questo punto Labate e Cervelli gli chiedono come sia nata l’amicizia con il tennista. «Djokovic era ospite di Meloccaro (Stefano, “voce” del tennis su SkySport24, ndr) che lo intervista­va... beh a un certo punto — rievoca Fiorello —Nole gli dice che “da ragazzino, in Italia, frequentav­o l’Accademia di Riccardo Piatti a Bordighera; ricordo che c’era uno che mi piaceva molto, ma c’è ancora? Si chiamava Fiorello...”. Meloccaro gli fa: “Guarda non solo c’è ancora ma lavora con noi. Se vuoi questa sera c’è il suo show su Sky e andiamo da lui”». Djoko è entusiasta: «Sì, ok!». Fiorello prosegue: «Ero a Roma, al Teatro Tenda, a un certo punto mi bussano, avevo la roulotte come Moira Orfei... Si affaccia Meloccaro con Djokovic. Nole quando vide me mi disse: “nooo...”. Io vidi lui e dissi: “nooo...”. Ci dicemmo no a vicenda... Fu un’emozione per lui, perché mi vide invecchiat­o. Fatto sta che da lì non ci siamo più lasciati, è venuto ospite in tanti miei programmi».

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