Corriere della Sera

Dalle Alpi alle Isole Percorsi da sogno per un’estate in bici

Cinque guide dedicate agli appassiona­ti delle due ruote in vista delle vacanze Le strade, i paesaggi da non perdere, i luoghi storici da visitare. E i consigli su come usare le e-bike

- di Peppe Aquaro

«Le più belle ciclovie d’Italia» in edicola con Corriere e Gazzetta

Se fosse una corsa ciclistica quale sarebbe il suggerimen­to per un corridore temerario? «Lasciarsi alle spalle il gruppo». Ma qui parliamo di passeggiat­e in bicicletta, o meglio: di ben trentuno itinerari, su e giù per l’Italia in sella alla propria bici. Tutti raccolti e descritti in modo dettagliat­o, tappa dopo tappa (comprese lunghezze medie e stazione di arrivo e partenza), ne «Le più belle ciclovie d’Italia», titolo della prima delle cinque uscite della collana «Itinerari in bicicletta», da oggi in edicola con il Corriere e con la Gazzetta dello Sport a 12,90 euro, escluso il costo del quotidiano. Si va dalla «Ciclovia dell’Oglio», tra il Bresciano e il

Mantovano, incrociand­o centrali elettriche, simboli di archeologi­a industrial­e e le suggestion­i preistoric­he della Valcamonic­a, alla «Ciclovia della Basilicata Sea to Sea», dalla stazione di Maratea alle spiagge di Metaponto per 334 chilometri, senza dimenticar­e la Sicilia e la Sardegna. Il tutto corredato da un apparato di informazio­ni utili: alloggi, ristoranti, ma anche consigli tecnici sull’utilizzo della bici e delle e-bike, utili a risparmiar­e energie preziose per godersi la vacanza al meglio.

Sanremo e Dolomiti

Pescando tra gli itinerari al Nord, eccone uno che comprende tre regioni in un colpo solo (Lombardia, Piemonte e Liguria). La ciclovia ha lo stesso nome di una classica del ciclismo: «Milano-Sanremo» e include la famosa salita verso il Passo del Turchino. Oppure, ad Est, alla voce «Ciclovia da Venezia al Brennero», scopriamo il fascino delle Dolomiti, con il 75 per cento dell’itinerario costituito da tratti in cui si pedala su percorsi protetti. Stesso discorso per la «Ciclovia pedemontan­a alpina», da Venzone a Trento, un itinerario ondulato di media difficoltà, con sosta obbligata ad Asolo, di fronte al Castello costruito nell’anno Mille.

Il fascino del Tirreno

Curiosando nel Centro Italia, troviamo sia la ciclovia «Conero-Argentario», più di 400 chilometri di strada tra l’Adriatico e il Tirreno, sia quella «Del Medio-Tevere», dove, dopo 123 chilometri da affrontare in tre tappe, si raggiunge Perugia, città ideale per un corso aggiornato di storia: dall’etrusca alla romana, dalla medievale alla rinascimen­tale. Per gli amanti del mar Tirreno, ecco una ciclopasse­ggiata che va a bagnarsi nelle acque dell’Isola d’Elba (parliamo della «Ciclovia del mare», da Firenze a Portoferra­io). Oppure, molto più a sud, si può salire in sella lungo la «Ciclovia dei Borboni», che parte da Bari, attraversa l’Alta Murgia e approda a Napoli. Un articolato Grand Tour su due ruote, tra siti Unesco e aree naturali protette.

In Sardegna

Per chi il Tirreno lo attraversa e arriva in Sardegna, si presentano due opzioni: la ciclovia «Costa orientale» e quella «Costa occidental­e». Lungo la prima, tra boscaglie di leccio e sughere, osservando talvolta dall’alto tutta la costa, si assiste a una sintesi perfetta della regione tra sentieri dei pastori e vecchie miniere. Quella «Occidental­e» è una continua sfida alla bellezza da guadagnare faticando in bici: ma lo sforzo per raggiunger­e le dune costiere di Piscinas (patrimonio dell’umanità dell’Unesco) vale l’impresa.

Gioielli Unesco

E la Sicilia? Viaggiare in bici da Enna a Siracusa è un po’ come ritrovare le radici dell’antica Trinacria: del tutto logico, quindi, appoggiare la bici al muretto già alla seconda («Piazza Armerina-Caltagiron­e») delle sette tappe della ciclovia siciliana, ammirando quasi in surplace i mosaici (patrimonio Unesco) della villa romana del Casale. Tornando sul Continente, il cicloturis­ta innamorato dell’Italia potrebbe addentrars­i sulle suggestive montagne della Calabria, percorrend­o in otto tappe tra Tirreno e Ionio i 500 chilometri della «Ciclovia dei parchi della Calabria Nord», da Maratea a Vibo Valentia, con incontri leggendari sulle due ruote: trovandosi a tu per tu, per esempio, con i Giganti della Sila, dell’omonima Riserva naturale. Dove saranno utili empatia botanica e rispetto generazion­ale al cospetto dei pini larici ultracente­nari.

595 chilometri Quelli della «Via Silente», percorso ad anello che parte e arriva a Castelnuov­o Cilento (Salerno). In 15 tappe, è il più lungo tra i 31 itinerari proposti

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(Antonio Dalla Venezia) Da nord a sud Dall’alto: cicloturis­ti sulla ciclabile della Valsugana, in Trentino (Albano Marcarini); sosta davanti alla fontana dei Dodici mesi, a Torino (Daniele Rimbaldi); un ciclista in discesa vicino a Marsciano, in provincia di Perugia (Shuttersto­ck); cicloturis­ta sul Gargano (Francesco Venezia); una comitiva in piazza del Duomo a Siracusa un

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