Giardini Terapeutici Anche questa è cura contro l’Alzheimer
È possibile curarsi con il verde? Quali sono i benefici di un Giardino Terapeutico, in particolare, per persone affette da Alzheimer? I Giardini Terapeutici, in sostanza, potrebbe diventare alla stregua di un letto o di un farmaco un presidio qualificante e riconosciuto ai fini dell’accreditamento delle strutture. «I benefici per pazienti, per operatori e anche per i familiari sono enormi», anticipano i ricercatori che stanno studiando il modello: tra gli altri, anche la diminuzione dell’utilizzo di alcuni farmaci che a loro volta nel tempo sono causa di effetti collaterali che vanno ad aggravare la condizione generale della persona e anche i costi sanitari.
In sintesi, la risposta che i Giardini Terapeutici danno, oltre che essere un contributo notevole alla qualità dell’ambiente in tutti i suoi aspetti, ha una grande ricaduta sulla qualità della vita di tutti i soggetti coinvolti nella filiera della cura della persona. Non meno importante, il risvolto in termini di opportunità di inserimento lavorativo per persone svantaggiate. Questo raccontano infatti i risultati di «Verbena», progetto sperimentale condotto dai Dipartimenti di Psicologia generale e Territorio e Sistemi Agro-Forestali dell’Università di Padova con la coop sociale Gotto presso il Centro servizi per persone con demenza Casa «Madre Teresa di Calcutta». Gli esperti che hanno studiato questa e altre esperienze venerdì 19 maggio presenteranno i risultati di cinque anni di sperimentazione presso l’Auditorium del centro «Madre Teresa di Calcutta» di Sarmeola di Rubano (Padova).