Corriere della Sera

CO2, FULL ELECTRIC DIETRO L’ANGOLO: SE SI VUOLE SI PUÒ

- Di Andrea Poggio* *Legambient­e e gruppo Goal 11 ASviS

Nel 2021 i trasporti in Italia, soprattutt­o auto, camion, navi ed aerei, hanno emesso 103 milioni di tonnellate di CO2, il 31% del totale. Più del 1990, quando emettevamo un quarto più di oggi: l’Italia sino ad ora è stata promossa, seppur di misura, ma non sui trasporti. Entro il 30 giugno dovremo mandare in Europa l’aggiorname­nto del Piano Clima (Pniec), per programmar­e la riduzione delle emissioni totali di gas serra del 55% entro il 2030.

Legambient­e, Greenpeace, Wwf ed altre associazio­ni, condividen­do il position paper di ASviS, «Decarboniz­zazione dei trasporti», hanno anticipato il governo e presentato oggi una proposta di Piano per dimostrare come sia possibile muoverci in Italia riducendo le emissioni di CO2 del 25% tra appena 7 anni.

Il trasporto destinato a divenire sempre più elettrico Quello delle merci in treno negli ultimi anni sta crescendo molto di più di quello via camion e, se non indugerann­o i cantieri del Pnrr che riguardano i porti e le ferrovie, la crescita potrà proseguire sino al 2030. Tutte le case automobili­stiche prevedono di costruire sempre meno modelli di auto a combustion­e nei prossimi anni e di vendere già nel 2030 il 90% di automobili solo elettriche. Infine il trasporto pubblico, compreso l’autobus, sarà totalmente elettrico nelle principali città italiane come Milano, Torino, Roma e Napoli, se verranno confermate le scelte previste anche nel Pnrr.

La mobilità elettrica con i mezzi collettivi, i servizi di sharing e noleggio o con il treno, è immediatam­ente fruibile anche per chi non può permetters­i l’acquisto di un’automobile nuova, elettrica o no. L’elettricit­à è già oggi per il 35% rinnovabil­e e lo sarà ancor di più (sino 80%) nel 2030. Infine i motori e i servizi di trasporto elettrici sono molto efficienti: già oggi il trasporto ferroviari­o, con appena l’1,5% dei consumi energetici, muove il 6,7% dei passeggeri e il 15% delle merci.

Quindi con 6 milioni di veicoli elettrici (su 40 milioni), 100mila camion e 10 mila autobus e un raddoppio delle merci portate sui treni, si potrebbero ridurre i consumi petrolifer­i del 22%.

E i biocarbura­nti e gli efuels (carburanti sintetici)? Quelli davvero rinnovabil­i e green sono pochi e dovranno essere riservati ai mezzi che non possono diventare elettrici, come le navi transocean­iche e i voli aerei. Conviene disfarsi subito dei biocarbura­nti «greenwashi­ng», come il biodiesel all’olio di palma (e derivati) oppure i falsi oli riciclati (Uco) importati dalla Cina attraverso Spagna, Bulgaria e Austria. La gran parte dei biocarbura­nti commercial­izzati in Italia sono un inganno al consumator­e, pagati circa mezzo miliardo all’anno di maggior spesa alla pompa.

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