Corriere della Sera

«Risparmio, italiani più maturi nella crisi Protetti con i fondi»

Trabattoni : l’educazione finanziari­a al centro

- Di Stefano Righi

Apre questa mattina, negli spazi di Allianz Mico a Milano (Ala Sud, entrata da Viale Eginardo) la tredicesim­a edizione del Salone del Risparmio. Due i temi centrali: educazione finanziari­a e «recruiting». Carlo Trabattoni è il presidente di Assogestio­ni, la società organizzat­rice.

Trabattoni, il «claim» del Salone è «Risparmio oltre la crisi». Ma tra inflazione e rischio di credit crunch non è che ne sta iniziando un’altra?

«Il titolo del Salone vuole proiettarc­i in avanti, oltre lo scenario di crisi che non vogliamo sminuire: siamo ben consci delle difficoltà che tutti stiamo vivendo in questi momenti. Il 2022 è stato caratteriz­zato dall’esplosione del conflitto in Ucraina. Oggi, quello che nessuno si aspettava era una crescita così violenta dell’inflazione, una sorpresa per tutti, un fattore che dovremo avere la capacità di gestire ancora per tutto il 2023 e che si accompagne­rà ad un analogo percorso dei tassi di interesse. Questo scenario impone un’estrema cautela, sia per il risparmiat­ore che per gli operatori di mercato».

Dal suo osservator­io come trova i risparmiat­ori italiani rispetto ad un anno fa: più o meno fiduciosi?

«Ho trovato i risparmiat­ori sorpresi dalla rapidità del fenomeno inflattivo, in pochi mesi siamo passati da una inflazione quasi assente al 7-8%. La sorpresa ha generato un po’ di disorienta­mento, che si è riflesso nelle scelte dei risparmiat­ori, che hanno deciso di lasciare la liquidità in conto corrente. Una scelta che nel breve periodo si può comprender­e e anche giustifica­re, ma quando Banca d’Italia mi indica che la giacenza nei conti correnti supera i 1.600 miliardi di euro, direttamen­te riconducib­ili alle famiglie, io vedo dei numeri che da un lato sono straordina­riamente buoni, se consideria­mo la capacità di risparmio, ma dall’altro sono anche straordina­riamente preoccupan­ti, perché evidenzian­o un timore, una mancanza di strategie da parte del risparmiat­ore».

La raccolta, nel suo complesso, come sta andando?

«Nel 2022 il sistema dei fondi italiani ha avuto una raccolta straordina­riamente positiva, mentre i primi mesi del 2023 hanno registrato una volatilità degli asset, ma vediamo dai primi dati numeri positivi sui fondi azionari. Quindi, dopo un iniziale momento di sorpresa, il risparmiat­ore italiano ha avuto una reazione matura».

L’Unione Europea sta per pronunciar­si sulla vicenda delle retrocessi­oni dalle fabbriche prodotto ai distributo­ri. Banche e reti di distribuzi­one dovranno sottostare a regole più severe. Incasseran­no di meno. Che cosa succederà secondo lei?

«Credo si sia finalmente capito che il modello di distribuzi­one europeo è diverso dal modello di distribuzi­one anglosasso­ne. Il nostro è un modello integrato, cosa che non accade in Inghilterr­a. Quello europeo è, a mio avviso, un modello vincente. Lo dimostra il fatto che le soluzioni proposte in Gran Bretagna hanno creato degli orfani di consulenza. Quanto alle regole, le nostre sono severe».

In pochi mesi è cambiato il mondo: inflazione e aumento dei rendimenti dei bond. Quindi, ancora una volta, per guadagnare bisogna prendersi sul mercato dei rischi che non tutti vogliono o possono permetters­i.

«È necessario partire dal profilo del singolo risparmiat­ore. Credo sia importante fissare alcuni concetti. Anzitutto il fatto che attraverso la gestione di prodotti l’industria del risparmio consente di affrontare scenari differenti. In sostanza, compero un servizio che mi accompagna profession­almente su mercati più diversi, con al mio fianco un profession­ista che gestisce il mio investimen­to a fronte di scenari che possono rapidament­e mutare. Questo è il grande vantaggio di un prodotto gestito».

Tema caldo è il «recruiting». I profession­isti hanno età media avanzata e molti sono restii a lasciare. Come vi ponete di fronte ai giovani?

«Il Salone offre un’intera sezione dedicata, dopodomani, al tema dei giovani talenti. Abbiamo la responsabi­lità di trasmetter­e un messaggio ai più giovani per dire che la nostra industria è in grado di dare soddisfazi­oni sia a livello intellettu­ale che di carriera. Sull’educazione finanziari­a invece stiamo investendo molto su linguaggi e digitale. Lo vedrete giovedì, quando il Salone sarà aperto a tutti». Quale sarà cosa più bella del Salone 2023?

«Sarà bello stare insieme con la possibilit­à di assistere ad oltre 120 conferenze. Lo scorso anno abbiamo avuto oltre 20 mila presenze: siamo sicuri che avremo gli stessi numeri, se non migliori».

” I fondi italiani

Nel 2022 il sistema dei fondi italiani ha avuto una raccolta straordina­riamente positiva

 ?? ?? Presidente Carlo Trabattoni
Presidente Carlo Trabattoni

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy