Corriere della Sera

Marozsan, l’ungherese sconosciut­o manda a casa Alcaraz

Il numero 1 eliminato dal 135 del mondo. Lo spagnolo: «Mi ha fatto sentire a disagio, se l’è meritata»

- Marco Calabresi

All’improvviso uno sconosciut­o. Fino a ieri, in tutta la sua carriera vissuta nei tornei minori, Fabian Marozsan aveva guadagnato 122mila euro tra singolari e doppi. Soltanto con il match di ottavi di finale contro il croato Coric ne incasserà 84.900. Ma non è (solo) una questione di soldi: vuoi mettere aver battuto il numero uno del mondo quando nessuno, camminando per il Foro Italico, sa chi sei? Fabian l’ha fatta grossa, grossissim­a. Carlos Alcaraz, il più forte, il più atteso, è già arrivato al capolinea della sua avventura agli Internazio­nali, battuto da un ragazzo ungherese nato nel 1999 che ha tirato tutto e ha trovato la partita della vita.

«Mi ha sorpreso — confessa Alcaraz —. Ha tenuto un ritmo altissimo e sono certo che entrerà in Top 100 molto presto». Per il momento è numero 135 ma è un numero che conta poco. Il pubblico del Centrale, mentre pochi metri più in là Francesco Totti si esibiva a padel con Jannik Sinner, non poteva credere ai suoi occhi. Non l’ha persa Alcaraz, l’ha vinta Marozsan, che detta così sembra uno scherzo, ma è tutto vero.

«Nessun problema fisico — ammetterà Carlitos —, sempliceme­nte mi ha fatto sentire a disagio in campo. Ho sbagliato tanto, ma lui ha meritato la vittoria». Alcaraz ripartirà dal Roland Garros, ma dopo l’accoppiata Barcellona-Madrid la notizia è che il fenomeno in realtà ha un lato umano.

Nella parte bassa, in ogni caso, si è aperta una voragine (e ci è mancato poco che saltasse anche Medvedev), ma anche quelli in alto nel tabellone possono guardare con ottimismo a domenica, meteo permettend­o visto che anche ieri — come accaduto sabato — il programma è stato rallentato dalla pioggia, con gli ultimi match serali interrotti e mai più ripresi, compresi quelli di Lorenzo Musetti (al terzo set contro l’americano Tiafoe, in un clima che era diventato infuocato) e Lorenzo Sonego, che era sotto di un set contro Tsitsipas. La decisione definitiva è arrivata alle 22 dopo una lunga attesa fatta di piccoli rinvii di quarto d’ora in quarto d’ora, con il Centrale che nel frattempo era diventato una discoteca. Jannik Sinner, in ogni caso, alla lunga ha un avversario in meno. Occhio, però, visto che già domenica sera Shevchenko gli stava per tendere la trappola. Oggi, sul Centrale, ci proverà l’argentino Francesco Cerundolo, che l’altoatesin­o lo ha battuto una volta su tre ma solo per colpa delle vesciche. Ma la prima speranza, viste le previsioni, è che si giochi.

 ?? (Ansa) ?? Resa
I compliment­i di Alcaraz a Marozsan
(Ansa) Resa I compliment­i di Alcaraz a Marozsan

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy