Berlusconi, l’ipotesi di dimissioni nel weekend «Valutazioni quotidiane»
Difficile programmare, quasi impossibile. Le condizioni di salute di Silvio Berlusconi vengono valutate giorno per giorno. Ma i ben informati non escludono che l’ex premier, ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano dal 5 aprile scorso, possa essere dimesso domani o nel fine settimana. Nulla però è ancora certo. Causa del ricovero del leader azzurro, un mese e mezzo fa, è stata una polmonite, conseguenza della leucemia cronica di cui Berlusconi soffre da tempo. Curato da Alberto Zangrillo, primario di Anestesia e Rianimazione e da Fabio Ciceri, oncoematologo, grazie alle terapie e al riposo l’ex premier è migliorato. E così, dopo dieci giorni trascorsi in terapia intensiva, il 16 aprile è stato trasferito in un reparto di degenza ordinaria. Il quadro clinico, tuttavia, rimane delicato, visti anche gli 86 anni del fondatore di Forza Italia. Che ha partecipato, sì, alla convention del partito del 5-6 maggio, ma solo con un videomessaggio registrato al San Raffaele. E sempre tramite le telecamere ha lanciato un appello contro l’astensionismo, alla vigilia delle elezioni comunali: «Chi non vota non è un buon cittadino, non è un buon italiano» ha ricordato, con voce segnata dalla malattia. Costante, accanto a lui, la presenza della compagna Marta Fascina. Così come continuano a essere frequenti le visite di familiari, amici, politici (è dell’altro giorno l’incontro con la premier Giorgia Meloni e il vicepremier Matteo Salvini). Ieri sera, insieme a lui in ospedale, c’erano i figli Pier Silvio e Marina.