Sarkozy, altra condanna: 3 anni per corruzione
Per l’ex presidente un anno con il braccialetto elettronico. E i guai giudiziari non sono finiti
Due anni dopo la condanna in primo grado, la Corte d’appello di Parigi si è pronunciata ieri sul caso «Bismuth» e sulla sorte dell’ex presidente francese Nicolas Sarkozy, del suo avvocato Thierry Herzog e di un ex alto magistrato, Gilbert Azibert. Sarkozy è stato condannato anche in appello a tre anni di carcere, di cui uno senza la condizionale, per corruzione. Una sentenza senza precedenti per un presidente emerito della Repubblica francese.
Al centro del processo le intercettazioni di un telefonino acquistato nel gennaio 2014 sotto l’identità di Paul Bismuth, un ex compagno di liceo dell’avvocato Thierry Herzog. Il telefonino è stato usato dallo stesso avvocato Herzog e da Sarkozy per parlare di Gilbert Azibert, allora procuratore generale presso la Corte di Cassazione, la più alta istanza del sistema giudiziario francese. Azibert è accusato di avere lavorato dietro le quinte per sostenere un ricorso presentato da Nicolas Sarkozy nel caso Bettencourt. In cambio di aiuto e informazioni riservate in quel procedimento giudiziario, l’alto magistrato avrebbe chiesto a Sarkozy una spinta per ottenere un importante incarico nel Principato di Monaco. L’ex presidente ha sempre sostenuto di non avere promesso alcun aiuto e di non averlo mai fornito, tanto che Azibert quell’incarico non è riuscito a conquistarlo. Ma per i giudici anche se lo scambio non ha prodotto il risultato desiderato, non significa che non ci sia stato.
Sarkozy comunque non andrà in prigione: l’anno di carcere senza condizionale verrà trascorso a domicilio, con un braccialetto elettronico. L’ex presidente francese presenterà un ultimo ricorso in Cassazione e se necessario alla Corte di diritti umani di Strasburgo. La sua situazione giudiziaria è molto pesante: oltre alla condanna in appello di oggi, la procura nazionale finanziaria la settimana scorsa ha richiesto il suo rinvio a giudizio per il caso dei presunti finanziamenti del dittatore libico Gheddafi alla sua vittoriosa campagna presidenziale del 2007, e in autunno Sarkozy affronterà il processo di appello per il caso Bygmalion, legato alle spese della campagna 2012, per le quali è stato già condannato in primo grado a un anno senza condizionale.
Due giorni fa la moglie Carla Bruni ha pubblicato su Instagram una foto del figlio Aurélien, 21 anni, che ha ricevuto il diploma in Scienze politiche all’università americana Columbia. Nicolas Sarkozy era con lei a New York assieme alla figlia Giulia 11enne e a Raphaël Enthoven, padre del ragazzo.