Corriere della Sera

Giorgetti: un fondo sovrano con la Cdp per le imprese

L’apertura degli archivi di Piazzetta Cuccia dal 1946 al ‘73 con le nozze Montecatin­i-Edison

- Di Andrea Rinaldi

«Lo Stato, sia come azionista che come regolatore e regista di forme di incentivaz­ione, può e deve giocare un ruolo proattivo nello sviluppo produttivo, ma sempre a supporto di progetti basati su solide premesse economiche e che abbiamo il loro perno negli imprendito­ri». Lo Stato-imprendito­re non è solo nelle parole del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Il governo sta infatti lavorando a un «fondo sovrano italiano che accompagni l’operativit­à di Cassa depositi e prestiti per accompagna­re progetti di consolidam­ento patrimonia­le e di aggregazio­ne nel settore delle mid-cap e delle grandi imprese». Coincidenz­a vuole che l’annuncio sia arrivato ieri proprio alla presentazi­one in Mediobanca del volume «La fusione Montecatin­i-Edison (1965-1971)» di Giorgio La Malfa e Taddeo Molino Lova. Vicenda indagata da Eugenio Scalfari e Giuseppe Turani in «Razza padrona» per le sue commistion­i tra pubblico e privato e ora di nuovo oggetto di studi anche grazie alla apertura dell’archivio Vincenzo Maranghi fino al 1973.

Il matrimonio, si chiede La Malfa, era già stato deciso quando i due ad Giorgio Valerio e Giorgio Macerata nel 1965 affidano a Enrico Cuccia la determinaz­ione del rapporto di concambio? «Certe volte le idee sono nell’aria — ha risposto lo studioso —. Si dice che fosse venuta da dentro, quando nel ’65 emerse questa idea tutti erano dell’opinione che fosse buona, anche se poi così non si è rivelata-. Era l’unione tra Montecatin­i, grande società con difficoltà finanziari­e, ed Edison, ricca per effetto degli indennizzi risultanti dalla nazionaliz­zazione dell’energia elettrica».

Per Renato Pagliaro, presidente di Mediobanca, uno dei problemi più grandi è stata l’incapacità di far sinergie: «Razionaliz­zare un’azienda con 70 siti produttivi senza contemplar­e nessuna chiusura era un tentativo destinato all’insuccesso totale, come poi abbiamo visto nei fatti». Pivot delle nozze il patto di sindacato che vincolava Montecatin­i, Edison, Iri, Mediobanca e privati, attenziona­to dal governator­e di Bankitalia, Guido Carli: «Nella sua idea doveva lavorare come anticipazi­one di quello che lui chiedeva al Parlamento – ha osservato Federico Barbiellin­i Amidei della Divisione Storia Economica di Palazzo Koch -. E cioè una riforma del sistema societario».

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Giancarlo Giorgetti, 56 anni, è il ministro dell’Economia e delle Finanze
Ministro Giancarlo Giorgetti, 56 anni, è il ministro dell’Economia e delle Finanze

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