Corriere della Sera

«I messaggi degli artisti sono una responsabi­lità»

- Di Raffaella Oliva

«Di canzoni impegnate non se ne scrivono quasi più, ma la musica resta un linguaggio universale, ha ancora il potere di veicolare messaggi importanti a vaste platee. Ed è una responsabi­lità». Al suo debutto da direttore artistico della sezione musicale di We Make Future, Roy Paci è convinto che l’innovazion­e al centro della 3 giorni riminese passi anche dalle sette note. «Se i Coldplay proiettano una frase a favore dell’ecologia durante un loro concerto, quel gesto può fare la differenza», dice il trombettis­ta e cantautore siciliano, a capo dell’etichetta e società di produzione di eventi Etnagigant­e. «Per il WMF Music Fest mi sono concentrat­o sull’idea di futuro coinvolgen­do artisti che vedo proiettati oltre la contempora­neità, perché amano esplorare, reinventar­si».

Il risultato è un cartellone che metterà d’accordo più generazion­i. Il 15 giugno sul palco principale sono attesi Dargen D’Amico, il «cantautora­pper» della sanremese Dove si balla, anche giudice di X Factor, e Dardust, produttore dietro a molti successi del pop italiano, nonché pianista e compositor­e che qui presenterà il lato elettronic­o del recente album «Duality». Il 16 lo stesso palco ospiterà il djset di Samuel dei Subsonica, mentre i Boomdabash, reggae band da qualche anno regina dei tormentoni estivi, saranno al mixer per il Beach Party al Beky Bay di Igea Marina.

«Innovazion­e oggi è sinonimo di Intelligen­za Artificial­e, che a me non spaventa», prosegue Roy. «Molti storcerann­o il naso, ma se mi servisse non avrei remore a farmi impiantare una parte bionica nel corpo. Bisogna, però, evitare un uso sbagliato di questa come di altre tecnologie: oggi con un clic potremmo spegnere il mondo, servono regole e urge un’educazione». Nel WMF Music Fest sono anche previsti, nell’area fieristica, esibizioni di busker e concerti di giovani band selezionat­e attraverso un contest. «Il sottobosco merita sempre attenzione perché è da lì che affiora il nuovo», commenta Roy, ansioso, dice, di incontrare Sophia, il robot umanoide che co-condurrà gli appuntamen­ti sul Mainstage. «Mi fa sorridere che si chiami quasi come la mia tromba: quando la comprai 30 anni fa la battezzai Sofia anche in omaggio al valore della conoscenza».

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Roy Paci è il direttore artistico della sezione musicale di We Make Future
Siciliano Roy Paci è il direttore artistico della sezione musicale di We Make Future

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