Mou cala la maschera «In finale per i ragazzi Il futuro? Non so»
In trasferta col Bayer, la Roma avanti di un gol
Le notizie dalla Germania sono due e non è facile capire quale sia la più clamorosa.
La prima è la più importante, perché è quella che aspettavano i tifosi. Mourinho la spara subito nella conferenza stampa prima di Bayer Leverkusen-Roma, ritorno della semifinale di Europa League che parte dall’1-0 conquistato dai giallorossi all’Olimpico: «Dybala, El Shaarawy e Smalling sono disponibili per giocare. Non hanno di sicuro 90 minuti nelle gambe ma sono tre opzioni importanti. Lo staff medico ha fatto il suo lavoro, adesso tocca a me gestire il loro impiego». Difficile che partano dall’inizio ma, di sicuro, la loro presenza in panchina è un’arma in più, quasi inaspettata.
La seconda notizia è la più sorprendente, perché rompe il clichè dello Special One stile Cattivissimo me: «Sono diventato una persona diversa. Prima pensavo soprattutto a me stesso e adesso penso agli altri. Così vorrei andare in finale perché se lo meritano i miei giocatori, che hanno formato un gruppo eccezionale, e i nostri tifosi, che non mancano mai».
Mou lo ha detto spesso, ma questa volta lo fa con particolare chiarezza: esiste solo Bayer-Roma: «La vittoria dell’Europa League influenzerà il mio futuro? Non ne voglio parlare. Il focus è tutto sulla semifinale, non sto pensando alla finale e tanto meno a me stesso. Il passato è il passato e il futuro non lo conosciamo, conta solo il presente. I ragazzi sono incredibili: stanno dando tutto, hanno dovuto fare gli straordinari e meritano tanto. Nel calcio, però, nessuno ti regala niente. Dobbiamo fare una partita straordinaria per arrivare in finale».
Ma come farlo? «Non possiamo difendere l’1-0 per 90 minuti. Dobbiamo giocare e segnare. Ci siamo preparati per questo. Potrei dire che l’Europa League è già nostra, perché le altre tre semifinaliste sono scese dalla Champions. Secondo me ha più valore la squadra che ha fatto 14 partite in Europa League, una squadra costruita per questa competizione, rispetto ad altre che sono partite dal girone di Champions League. Però tutta questa è teoria e noi dobbiamo pensare solo alla partita». L’ipotesi più probabile è un 3-5-1-1 con Pellegrini trequartista e Abraham centravanti.
Per José Mourinho sarebbe la nona finale europea della carriera, per la Roma dei Friedkin la seconda consecutiva dopo la Conference League vinta il 25 maggio scorso, a Tirana, contro il Feyenoord. Il gol decisivo lo segnò Nicolò Zaniolo e sembra passato un secolo. Ma come dice lo Special One il passato è passato e il futuro non lo conosciamo. Tanto meno il suo.