«Un aiuto subito», la prima giornata di donazioni
Il primo bonifico, ieri, è arrivato di primo mattino da un correntista privato. Poi sono continuati, uno dopo l’altro, senza sosta per tutto il giorno: da tutto il Paese ma anche dall’estero. Inviati da cittadini e da imprese, sono tutti diversi negli importi ma, ognuno, racconta la stessa storia: la grande generosità degli italiani che stanno iniziando ad alimentare la raccolta fondi «Un aiuto subito Emilia-Romagna», promossa dal Corriere e dal TgLa7. Saranno utilizzati per sostenere le popolazioni, pure delle Marche, colpite dall’alluvione che ha provocato 14 morti, 15mila evacuati e danni da quantificare con esattezza ma che, già, si stimano in miliardi di euro. Le donazioni dall’Italia si possono effettuare tramite bonifico bancario sul conto corrente dedicato di Intesa Sanpaolo intestato a «Un aiuto subito - Emilia Romagna» con Iban: IT14H0306909606100000196339. Per le donazioni effettuate dall’estero, invece, vale lo stesso Iban ma bisogna aggiungere il codice Bic/Swift:BCITITMM. Non è la prima volta che la macchina della solidarietà di «Un aiuto subito» si mobilita per l’EmiliaRomagna. Nel 2012, dopo un tremendo terremoto, furono raccolti quasi tre milioni di euro che vennero impiegati, in grande parte, per ricostruire un polo scolastico all’avanguardia — ispirato dall’architetto Renzo Piano e realizzato dallo studio Carlo Ratti associati — a Cavezzo, nel Modenese, che fu uno dei simboli dell’intero cratere sismico (4 morti, molti feriti, due case su tre inagibili, aziende in ginocchio, edifici pubblici e chiese danneggiati). Ora gli studenti frequentano un plesso circondati dal verde, con un giardino interno, un cortile coperto e una grande palestra. Nel 2022, «Un aiuto subito» si era mobilitata anche dopo lo tsunami di fango e acqua che si abbattè sulle Marche. Con i fondi raccolti ha finanziato interventi di ripristino dei laboratori e della palestra dell’Iss «Padovano» di Senigallia, nell’Anconetano.