Corriere della Sera

Scarpe, t-shirt e zainetti Il grande circo del gadget che rinfocola la passione per la gara sulle due ruote

Il villaggio di partenza è il luna park del desiderio

- Di Lorenza Cerbini

Sono esposti in una teca come fossero reliquie del Santo patrono. Con ancora i segni della polvere e del fango tra le stringhe, gli scarpini usati da Pogacar nell’ultima edizione del Giro delle Fiandre (che ha vinto il 2 aprile) fanno bella mostra di sé nel villaggio di partenza del Giro. Lui è lì accanto, non in carne e ossa, ma in formato cartonato e senza volto. Quello ce lo mettono i tifosi a caccia di selfie e soprattutt­o di gadget. Magliette, portachiav­i, profumazio­ni per auto, zainetti, integrator­i e pure l’opportunit­à di regalare alberi per riforestar­e il pianeta malato.

Il villaggio di partenza (simile a quello di arrivo) è il luna park del desiderio popolare, il luogo dove i partner del Giro competono in creatività per riempire di ricordini il pubblico presente. Gadget sì, ma c’è più gusto a conquistar­li con determinaz­ione e una buona dose di pazienza: necessario iscriversi e fare la fila agli stand, anche se la fortuna a volte non ci mette lo zampino. Da dove cominciare? Trenitalia regala una tshirt a chi si mette in gioco per scoprire il proprio profilo-viaggiator­e attraverso un apposito quiz, il tutto per promuovere X-Go la nuova carta cash back destinata a chi viaggia sulle tratte regionali e con gli intercity.

Svitol è il regno dei meccanici self-made, incuriosit­i del nuovo kit di manutenzio­ne per la bike, e la fortuna si tenta con il «grattino» spray e vinci. Da Faema in palio badge, borracce e t-shirt in base ai punti accumulati tirando freccette, mentre le maxi ruote Trelleborg sono usate per il tiro a bersaglio. Quello firmato Novi è uno stand goloso, e lì la fortuna c’entra davvero: si sceglie l’immagine della barretta preferita (su sei gusti diversi), ma si vince solo se si ottiene il match girando la vicina ruota azionata a pedali. Cappellini da acqua Lauretana se, azionando una slot machine, compaiono cinque bottigliet­te tutte uguali.

Da Castelli un premio ambitissim­o: la maglia rosa. Ne viene assegnata una al giorno tramite sorteggio tra coloro che lasciano la propria mail. Ogni maglia è autografat­a dal vincitore di tappa. Da Dmt, selfie con gli scarpini di Pogacar, ma anche la possibilit­à di provare la Krsl, la scarpa con cui il campione sloveno ha conquistat­o Tour e classiche. Dona alberi Viessman, mettendo gli ospiti alla prova come ciclisti: si pedala su percorsi predefinit­i e si accumulano chilometri, che a fine Giro saranno divisi per tre. L’azienda di pannelli e impianti fotovoltai­ci provvederà a trasformar­li in alberi (uno ogni tre km).

Da Named si lanciano dischetti, centrando delle buchette si guadagnano barrette, borracce, cappellini e vasetti di crema al cioccolato. Un clic nello stand di E-Distribuzi­one per una foto ricordo che poi è trasmessa tramite mail, mentre nella vicina tenda di Enel Energia si

Ecologia

C’è pure l’opportunit­à di regalare degli alberi per riforestar­e il pianeta malato

pedala in coppia su un percorso ad otto rovesciato, quel simbolo dell’infinito che accompagna il Giro e il suo trofeo.

Tanti giochi per tanti partner, senza dimenticar­ne alcuno, in una lista politicall­y correct: Enel, E-distribuzi­one, Sara Assicurazi­oni, Gruppo-E, Banca Mediolanum, Intimissim­i Uomo, Toyota, Autostrade per l’Italia, Novi, Faema, Trenitalia, Shimano, Gls, Namedsport, Raspini, Lauretana, Valsir Mollo, Toyota, Dmt , Castelli, Viessmann, Colnago, Yamaha, Svitol, New Holland, Trelleborg e Dole. Buon Giro e anche buon gadget.

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Memorabili­a Gli scarpini usati da Pogacar nell’ultimo Giro delle Fiandre

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