Scarpe, t-shirt e zainetti Il grande circo del gadget che rinfocola la passione per la gara sulle due ruote
Il villaggio di partenza è il luna park del desiderio
Sono esposti in una teca come fossero reliquie del Santo patrono. Con ancora i segni della polvere e del fango tra le stringhe, gli scarpini usati da Pogacar nell’ultima edizione del Giro delle Fiandre (che ha vinto il 2 aprile) fanno bella mostra di sé nel villaggio di partenza del Giro. Lui è lì accanto, non in carne e ossa, ma in formato cartonato e senza volto. Quello ce lo mettono i tifosi a caccia di selfie e soprattutto di gadget. Magliette, portachiavi, profumazioni per auto, zainetti, integratori e pure l’opportunità di regalare alberi per riforestare il pianeta malato.
Il villaggio di partenza (simile a quello di arrivo) è il luna park del desiderio popolare, il luogo dove i partner del Giro competono in creatività per riempire di ricordini il pubblico presente. Gadget sì, ma c’è più gusto a conquistarli con determinazione e una buona dose di pazienza: necessario iscriversi e fare la fila agli stand, anche se la fortuna a volte non ci mette lo zampino. Da dove cominciare? Trenitalia regala una tshirt a chi si mette in gioco per scoprire il proprio profilo-viaggiatore attraverso un apposito quiz, il tutto per promuovere X-Go la nuova carta cash back destinata a chi viaggia sulle tratte regionali e con gli intercity.
Svitol è il regno dei meccanici self-made, incuriositi del nuovo kit di manutenzione per la bike, e la fortuna si tenta con il «grattino» spray e vinci. Da Faema in palio badge, borracce e t-shirt in base ai punti accumulati tirando freccette, mentre le maxi ruote Trelleborg sono usate per il tiro a bersaglio. Quello firmato Novi è uno stand goloso, e lì la fortuna c’entra davvero: si sceglie l’immagine della barretta preferita (su sei gusti diversi), ma si vince solo se si ottiene il match girando la vicina ruota azionata a pedali. Cappellini da acqua Lauretana se, azionando una slot machine, compaiono cinque bottigliette tutte uguali.
Da Castelli un premio ambitissimo: la maglia rosa. Ne viene assegnata una al giorno tramite sorteggio tra coloro che lasciano la propria mail. Ogni maglia è autografata dal vincitore di tappa. Da Dmt, selfie con gli scarpini di Pogacar, ma anche la possibilità di provare la Krsl, la scarpa con cui il campione sloveno ha conquistato Tour e classiche. Dona alberi Viessman, mettendo gli ospiti alla prova come ciclisti: si pedala su percorsi predefiniti e si accumulano chilometri, che a fine Giro saranno divisi per tre. L’azienda di pannelli e impianti fotovoltaici provvederà a trasformarli in alberi (uno ogni tre km).
Da Named si lanciano dischetti, centrando delle buchette si guadagnano barrette, borracce, cappellini e vasetti di crema al cioccolato. Un clic nello stand di E-Distribuzione per una foto ricordo che poi è trasmessa tramite mail, mentre nella vicina tenda di Enel Energia si
Ecologia
C’è pure l’opportunità di regalare degli alberi per riforestare il pianeta malato
pedala in coppia su un percorso ad otto rovesciato, quel simbolo dell’infinito che accompagna il Giro e il suo trofeo.
Tanti giochi per tanti partner, senza dimenticarne alcuno, in una lista politically correct: Enel, E-distribuzione, Sara Assicurazioni, Gruppo-E, Banca Mediolanum, Intimissimi Uomo, Toyota, Autostrade per l’Italia, Novi, Faema, Trenitalia, Shimano, Gls, Namedsport, Raspini, Lauretana, Valsir Mollo, Toyota, Dmt , Castelli, Viessmann, Colnago, Yamaha, Svitol, New Holland, Trelleborg e Dole. Buon Giro e anche buon gadget.