Rating Italia, Moody’s non cambia Centomila nuovi occupati in 2 mesi
I dati sul lavoro, traino dei servizi. Giorgetti: la crescita con export e investimenti. Borse su
«I dati dell’economia italiana continuano ed evidenziare una notevole resilienza, a partire dall’incoraggiante risultato del Pil del primo trimestre dell’anno, che con una crescita congiunturale dello 0,5 % e una previsione per l’anno in corso dell’1,2% si colloca tra i valori più alti in Europa». L’incertezza dell’economia globale non scuote l’Italia. Il ministro Giancarlo Giorgetti, dall’evento Investopia Europe di Milano, contraddice i pessimisti dati alla mano. In serata il tanto atteso aggiornamento di Moody’s non è arrivato e il giudizio sull’Italia è rimasto Baa3. Insomma il temuto abbassamento non c’è stato e il rating è rimasto invariato così come aveva scelto di fare Fitch la scorsa settimana, lasciandolo a BBB, due livelli al di sopra della categoria «junk», con outlook stabile.
Già dal mattino però i dati sull’occupazione di Bankitalia, Anpal e Ministero del Lavoro avevano galvanizzato il governo: a marzo e aprile i posti di lavoro creati sono stati oltre 100, al netto delle cessazioni, di cui poco meno di 40.000 nel turismo. Da inizio anni i contratti di lavoro dipendenti attivati sono stati oltre 200 mila, circa la metà di quelli attivati complessivamente nell’anno precedente. La domanda anche in questo caso è stata trainata soprattutto dai servizi, in particolare dal turismo, in cui sono i nuovi contratti hanno raggiunto quota 40 mila. La crescita dell’occupazione è ancora concentrata nella componente stabile: a marzo e aprile la maggioranza dei posti di lavoro creati, circa il 70%, è stata a tempo indeterminato. Negli ultimi due mesi si è però «rafforzato il ricorso» al lavoro a termine, il cui saldo è più che raddoppiato nel confronto con il bimestre precedente (circa 35 mila posizioni da 15 mila). L’aumento degli occupati si è situato nella componente stabile: a marzo e aprile la maggioranza dei posti di lavoro creati, circa il 70%, è stata infatti a tempo indeterminato anche se si è «rafforzato il ricorso» al lavoro a termine, il cui saldo è più che raddoppiato nel confronto con il bimestre precedente (circa 35 mila posizioni da 15 mila).
Il clima positivo si è respirato anche a Piazza Affari, la migliore Borsa in Europa nella seduta di ieri, terminata a +1,05% con lo spread in calo a 182 punti.