«Focus sulle persone Così la tecnologia accelera lo sviluppo»
Ibarra (Engineering) a Tech.Emotion. Il rapporto con la comunità
«La tecnologia, se orientata alle persone e alla collettività, è un motore di sviluppo incredibile». Maximo Ibarra, ceo di Engineering, in un dialogo con il vicedirettore del «Corriere», Daniele Manca, sintetizza così la tre giorni di Tech.Emotion Summit chiusa ieri in Piazza Affari. «Quando si parla di umanizzare le tecnologie — osserva Ibarra — si intende la necessità di instaurare un rapporto con gli individui e la comunità ma anche con chi governa. Non c’è un problema di risorse ma di come vengono utilizzate. È necessario un dialogo per pianificare l’implementazione di tecnologie predittive per i prossimi 3-4 anni».
Un percorso di umanesimo digitale condiviso da Brunello Cucinelli: «Credo che la tecnologia sia un dono ma dobbiamo governarla perché rischiamo che ci rubi l’anima che il Creato ci ha dato». La sfida più difficile è trovare un equilibrio, «non dobbiamo avere paura della tecnologia ma progettiamo una crescita sana». Dello stesso avviso Pieter van der Does, cofounder e ceo di Adyen, la piattaforma europea di pagamenti digitali: «Le tecnologie avanzate vanno usate per il nostro bene». La visione che ha portato alla creazione di un’azienda «con una filosofia che non è solo quella di fare soldi ma dove le persone hanno il piacere di lavorare».
Per Claudia Parzani presidente di Borsa Italiana, e partner di Linklaters, è fondamentale il talento. «Oggi nessuno mette in dubbio l’importanza di avere le persone con le competenze giuste — dice — ma il talento è difficile da conquistare e da trattenere». Parzani suggerisce poi cinque parole chiave. «Il sare». pere» inteso anche come «la capacità di ascoltare e di fare domande». Poi, «l’ inclusione o diversità, solo dall’incontro di tutti, senza distinzioni di generazioni, geografie ed esperienze si può creare valoLa terza «parola non è una parola» ma racchiude i concetti di «essere capaci di giocare, di credere in noi stessi, di ammettere gli errori , di cambiare idea». E ancora «la cultura» per evolvere e infine «la felicità, quando le persone sono felici portano sempre qualcosa di positivo».
Con la trasformazione digitale emergono nuovi paradigmi, come ha sottolineato Marco Chisari, executive vice president di Samsung che ricorda come negli ultimi dodici mesi lo sviluppo dell’AI sia stato davvero eccezionale, senza precedenti. «Se la qualità dei dati e la formazione non sono svolte correttamente — dice — ci saranno profonde implicazioni per noi».
James Vincent, il founder & ceo di Fndr che ha lavorato fianco a fianco di Steve Jobs di Apple, osserva come «il nostro corpo è comandato da due organi: cervello e cuore, sono necessari entrambi per trovare una nuova via per il futuro». Dal racconto di Piero Manzoni di Simbiosi emerge come le tecnologie più avanzate siano cruciali per la sostenibilità e abbiano permesso alla sua società agricola (che è anche un hub di innovazione) di riportare una porzione di pianura padana alle condizioni di fertilità e biodiversità di mille anni fa. Perché la tecnologia, come sostiene il fotografo Settimio Benedusi è «una rivoluzione assoluta» ma anche il modo per «riscoprire e raccontare l’umanità delle persone».