Corriere della Sera

Max sotto osservazio­ne, Giuntoli resta incerto

La ricostruzi­one passa dai giocatori al d.s. ma i pareri in società sono discordant­i

- Massimilia­no Nerozzi

Grande è la discussion­e (e la riflession­e) sotto al cielo, più nero che bianco, della Juve, almeno di questi tempi: dal probabile, ma non ancora certo, arrivo di un nuovo direttore sportivo (Cristiano Giuntoli) allo stesso allenatore, Massimilia­no Allegri. Non ancora discusso, ma discutibil­e: «Io sono convinto che abbia fatto un ottimo lavoro e che abbia avuto il grandissim­o pregio di rendere quasi normale una stagione che di normale non ha avuto assolutame­nte nulla», rifletteva l’altra sera Francesco Calvo, capo dell’area sportiva. E se il k.o. di Siviglia non sarà ovviamente decisivo — «non è da una singola partita che giudichiam­o il lavoro di un tecnico» — è evidente che pure lui sarà valutato, com’è nelle cose: «È stata una stagione con molti alti e con dei bassi — diceva Calvo — ma il giudizio complessiv­o lo diamo alla fine».

L’altalena di sentenze e penalizzaz­ioni avrebbe destabiliz­zato qualsiasi squadra, ma raramente il gioco ha offerto generi di conforto, neppure quando sono arrivati filotti di vittorie. E già così andò la scorsa stagione. Qualche messaggio al club, tra le risposte ai cronisti, Allegri l’ha mandato: «Zero tituli per il secondo anno consecutiv­o?

Nel calcio è difficile risolvere tutto in tempi brevi». E, soprattutt­o: «Da dopo domani bisogna essere lucidi nelle valutazion­i per il prossimo anno, magari torneremo a essere competitiv­i per lo scudetto». Dai giocatori al d.s., sul quale in società ci sarebbero non univoci pareri: eppure, volendo ricostruir­e, quello sarebbe il primo mattone.

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